Il caso Solarino, il Comune del Siracusano dove 6 consiglieri su 12 si sono dimessi per far decadere l’assemblea e consentire al sindaco, Giuseppe Germano, di governare senza Consiglio, è al centro di una interrogazione parlamentare.
A presentarla al presidente della Regione ed all’assessore alle Autonomie locali è stato il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, per cui il Consiglio di Solarino non dovrebbe affatto sciogliersi con contestuale invio di un commissario indicato dalla Regione ma si dovrebbe procedere alla surroga dei consiglieri dimessisi, cioè la sostituzione con coloro che sono arrivati immediatamente dietro i sei eletti.
“Non c’è al momento alcuna decadenza del Consiglio comunale di Solarino” dice il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, per cui “l’assessore regionale alle Autonomie locali dovrà occuparsi di questa vicenda”
Nella sua interrogazione, Carta chiarisce che esistono, in merito alla scioglimento dei Consigli comunali, due interpretazioni.
La prima, relativa alla legge regionale 35/1997, dispone la decadenza del Consiglio comunale per dimissioni contestuali della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati al Comune”. E la maggioranza assoluta a Solarino si tradurrebbe con 7 consiglieri e non 6.
In merito alla seconda interpretazione, si fa riferimento alla legge regionale 16/1963, più “vicina” alla tesi del sindaco di Solarino, che prevede “la decadenza del consiglio ove per dimissioni o altra causa venga meno la metà dei consiglieri assegnati al Comune e non possano essere oggetto di surroga”.
Secondo quanto prospettato dal deputato regionale del Mpa, “per quanto riguarda la cessazione dei consigli comunali, non sono considerate le dimissioni da consigliere per opzione alla carica di assessore” si legge nell’interrogazione citando una interpretazione della legge del 1997. Questo passaggio non è stato fatto a caso, in quanto uno dei 6 consiglieri dimissionari, “appartenente all’opposizione” precisa Carta, è adesso nella giunta del sindaco.
Insomma, Carta ravvede più di un dubbio sulla vicenda e soprattutto rigetta la tesi della decadenza del Consiglio, per cui, nella sua interrogazione, chiede al presidente della Regione ed all’assessore alle Autonomie locali di ” verificare preliminarmente la possibilità di surroga dei medesimi fino al raggiungimento della maggioranza assoluta necessaria a garantire la funzionalità dell’ente”.