Un detenuto ha tentato di togliersi la vita nel carcere di Cavadonna, a Siracusa. Secondo fonti sindacali della Polizia penitenziaria, l’uomo avrebbe provato a suicidarsi in circostanze ancora poco chiare mentre si trovava nella sua cella ma gli agenti che erano in servizio in quell’ala della struttura si sarebbero accorti del detenuto.
sono entrati rapidamente e sono stati loro a prestare i primi soccorsi. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi, per cui si è deciso di trasferire la vittima al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I Siracusa. “E’ in pericolo di vita” assicura un sindacalista.
Soffre di sovraffollamento il carcere di Siracusa come emerso nel recente rapporto, pubblicato all’inizio del mese di aprile, dal garante regionale per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale, Santi Consolo. In merito alla popolazione carceraria, si attesta a 696 unità, a fronte di una disponibilità di posti regolamentari pari a 545. Pertanto, il dato di sovraffollamento è pari al 127%. I nuovi ingressi sono circa 1.000 ogni anno. Dall’altra parte, è stata segnalata una grave carenza di personale di polizia penitenziaria, la cui dotazione d’organico prevista è di 250 unità, “mentre l’organico effettivo è di 230 unità alla data della visita” si legge nel rapporto.
“I 696 detenuti presenti (età media 35-37 anni), di cui solo 80 sono stranieri, alla data della visita sono allocati in 245 stanze di detenzione tutte dotate di servizi igienici in locale separato, di cui 219 provvisti di doccia e 19 pure di bidet. Tutte le stanze di detenzione sono dotate di accensione di luce autonoma e di presa elettrica.
Il garante ha evidenziato che vi è stato un problema in passato con le presenza di cimici, come evidenziato dal direttore, ma non sono stati presi provvedimenti per la bonifica da parte del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria ma l’emergenza potrebbe esplodere a breve perché la struttura è circondata da una zona di campagna