Rischia la paralisi il Petrolchimico di Siracusa dopo la lettera inviata alle aziende, alla Regione, al Tribunale di Siracusa ed al Comune di Priolo dell’amministratore giudiziario del depuratore Ias di Priolo Antonio Mariolo, in cui intima di “avviare le operazioni di interruzione dei conferimenti” nell’impianto.
Una presa di posizione che, sostanzialmente, si concretizzerebbe con il divieto per le aziende di far arrivare nella struttura i fanghi prodotti dai cicli di produzione e per i Comuni di convogliare i reflui civili.
Il sequestro
Il depuratore è sotto sequestro su provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa da circa sei mesi a seguito dell’inchiesta per disastro ambientale della Procura di Siracusa, per cui l’inadeguatezza del depuratore avrebbe causato l’inquinamento del mare.
La sospensione dell’Aia da parte della Regione
Nelle settimane scorse, la Regione siciliana ha sospeso l’Aia, autorizzazione integrata ambientale, che si sarebbe tradotta con investimenti pubblici al fine di adeguare l’impianto di Priolo alle norme ambientali mentre è iniziato l’incidente probatorio sulla struttura da parte dei consulenti del Gip di Siracusa che dovranno verificare se è in grado di depurare “i reflui e la quantità degli inquinanti immessi”.
La lettera
L’amministratore giudiziario, nella sua lettera, ricorda che nel provvedimento del maggio scorso, relativo al sequestro dell’impianto, il Gip di Siracusa aveva dato un mandato chiaro “a questa amministrazione giudiziaria”. Cioè, “che in prima battuta blocchi l’ingresso dei reflui dalle società petrolifere e, in un secondo tempo, compia i necessari investimenti per munire il depuratore degli accorgimenti tecnici necessari ad impedire il gravissimo inquinamento ambientale in corso” si legge nella lettera.
Ma “in data 9/12/2022, la Regione Siciliana – Dipartimento dell’Ambiente – ha comunicato allo scrivente la sospensione dell’AIA della I.A.S. S.p.A. e l’avvio del procedimento di revoca che rende improcrastinabile l’adozione delle procedure volte alla interruzione dei conferimenti dei reflui industriali provenienti dai vostri impianti” si legge nella lettera dell’amministratore giudiziario.
Per cui, “alla luce di quanto precede e dando seguito ad espressa ordinanza del GIP del 23.12.2022, con la presente si “intima di avviare le operazioni di interruzione dei conferimenti sottolineando che – a prescindere dal termine complessivo che verrà individuato dagli organi tecnici del procedimento per l’interruzione in sicurezza del conferimento – occorre iniziare immediatamente a porre in essere le operazioni di esecuzione del provvedimento di sequestro del 12/5/2022” data dalla quale, comunque, decorrono i termini per l’interruzione medesima”.
Sicilia: Schifani, depuratore Ias? Sciagura fermarlo
La Regione siciliana, e non solo, ha ricevuto la nota dell’amministratore giudiziario del depuratore Ias di Siracusa (sotto sequestro) per attivare le procedure per il distacco dei motori. Ma l’impianto non si spegne dall’oggi al domani, e poi sarebbe una sciagura per il sistema produttivo della Sicilia orientale. Noi stiamo lavorando per evitare l’irreparabile, stiamo affrontando il problema con grande serietà attraverso un intervento normativo che faccia chiarezza anche sulla governance”. Così il presidente della Regione, Renato Schifani, rispondendo ai cronisti in conferenza stampa, a Palazzo d’Orleans. “Su questa vicenda del depuratore ho trovato situazioni anomale – ha aggiunto – Oggi abbiamo nominato in giunta un nuovo commissario liquidatore delle Asi, Giovanni Ilarda, sicuramente darà una mano su questa vicenda”.
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