Ci sono le intercettazioni telefoniche tra gli elementi di prova che hanno consentito ai magistrati della Procura di Siracusa ed agli agenti della Squadra mobile di Siracusa di erigere il castello accusatorio attorno al direttore del cimitero di Siracusa, Fabio Morabito, e l’operaio Marco Fazzino, posti ai domiciliari.
Nel complesso, sono 11 le persone indagate, tra dirigenti, dipendenti del Comune, acquirenti ed una imprenditrice, tutti accusati, a vario titolo, di induzione indebita, abuso d’ufficio, falsità documentale e sottrazione di cadavere.
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Le accuse
Gli inquirenti ritengono che i due principali indagati avrebbero incassato soldi, per un importo di 60 mila euro, per cedere cappelle già occupate a famiglie che ne facevano richiesta.
La cappella svuotata ed il dialogo al telefono
Sebbene nell’inchiesta siano coinvolti dirigenti e dipendenti del Comune, non tutto il personale del Municipio era conoscenza di quei piani, infatti un impiegato, naturalmente estraneo ai fatti, all’inizio del 2020, avrebbe scoperto, da un controllo in una cappella che quest’ultima fosse vuota mentre qualche mese prima c’erano dei loculi.
Dipendente Fabio, ma qua già, gli avete tolto pure i morti
MORABITO: ma dove?
Dipendente: e qua c’era l’altra volta, se non sbaglio, c’era…. che toglieva i morti
MORABITO : ma dove?
Dipendente: ma qua, da…. se,…..4 loculi, tutte e 4 vuoti sono
MORABITO : come vuoti, ma forse erano, già lo erano, perché questa è in deca……, questa è pronta per la vendita…
Dipendente: …..no, no, quale è…..qua i morti c’erano prima, Fabio
MORABITO : ma quanti posti sono?
Dipendente: ..quando sono passato io c’erano le balate….4 posti
MORABITO : 4 posti ci sono, ma sono vuoti?
Dipendente: ora si, ma c’erano i morti prima qua
MORABITO : e…va bene
Dipendente: ehhh
MORABITO : va bene quella è…., sono sicuro perché quella ce l’abbiamo la diii…..la dichiarazione di decadenza, ce l’abbiamo qua la determina
Dipendente: allora Fabio, quando io ho fatto il censimento i morti c’erano, ora non ci sono più…….
Il dialogo tra l’operaio ed un cliente
Uno dei beneficiari indagati si sarebbe rivolto a Fazzino per una cappella e l’affare si sarebbe concluso con la cessione di 10 mila euro al direttore del cimitero. Gli inquirenti, che avevano sotto controllo Fazzino, avrebbero intercettato una telefonata tra l’operaio indagato e l’acquirente che avrebbe dovuto essere sentito dalla polizia. Secondo gli inquirenti, Fazzino avrebbe dato indicazioni per evitare di comprometterlo.
FAZZINO: non ho capito
Acquirente: loro dicono il bonifico che ci ha fatto dov’è ?
FAZZINO: il bonifico al direttore, con il direttore gli devi dire
Acquirente: in contanti glieli ho dato….
FAZZINO: eh al direttore certo
Acquirente: là, nella carta c’è scritto 10.000
FAZZINO :eh
Acquirente: ci devo dire 10000?
FAZZINO: certo al direttore, come è giusto che sono state fatte le cose, al direttore io glieli ho consegnato a lui, perché lui è l’artefice di tutte cose, così gli devi dire, poi penso che il direttore un bonifico, qualche cosa l’avrà fatto comunque, loro fanno il controllo
Acquirente: a si?
FAZZINO: però tu quando tu vai lì glielo dici perché tu giustamente i soldi li hai dato a lui capito? perciò alla fine è giusto che sia così , capito?.. Però per il fatto del bonifico del coso questo ci devi dire, senti io i soldi li ho dato al direttore i soldi, poi io non lo so se lui ha fatto il bonifico non l’ha fatto, è una cosa che ha gestito lui, capito? tu a lui glieli hai dato …a me non me ne hai dato a lui glieli hai dato, capito
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