Un tavolo permanente in Prefettura con tutti i sindaci e la deputazione siracusana all’Ars per quantificare l’entità dei danni, chiedere i risarcimenti e pianificare una strategia per evitare altri disastri causati dal maltempo.
E’ la proposta del parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che si è rivolto al Prefetto di Siracusa per un incontro capace di mettere al centro l’interesse esclusivo del territorio di Siracusa.
“La Regione dovrà chiedere – dice Cafeo – lo stato di calamità ma in attesa dei risarcimenti del Governo nazionale, occorre che l’amministrazione Musumeci invii subito delle risorse. La Protezione civile regionale ha assicurato che ne arriveranno nell’immediato ma naturalmente non basteranno”.
Per il parlamentare regionale della Lega, “serve, però, una strategia, per questo ho già chiesto al prefetto di organizzare un incontro tra i 21 sindaci del Siracusa e la deputazione regionale per mettere nero su bianco, in modo analitico, i danni subiti nei nostri Comuni senza dimenticare le strade, comunali, provinciali e statali, dove si sono registrati smottamenti e frane. Lo scopo è di elaborare un’unica e concreta proposta per i ristori da presentare al tavolo del Governo regionale”.
“Del resto, ci sono in discussione – dice il parlamentare regionale della Lega – le variazioni al Bilancio regionale e questa rappresenta un’occasione storica per presentarci uniti e far arrivare a tutto il nostro territorio le somme necessarie per riparare i danni e ripartire”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ritiene che il tavolo in Prefettura debba trattare non solo degli interventi urgenti per cucire le ferite del territorio ma occuparsi di quel che occorre per evitare delle nuove catastrofi.
“Tutte le amministrazioni locali – dice il parlamentare della Lega, Giovanni Cafeo – devono indicare quali sono le criticità del proprio territorio, se sono stati presentati dei progetti per prevenire il rischio idrologico e quali di questi non sono stati ancora finanziati. E’ necessario comprendere, nel dettaglio, la situazione del nostro territorio così da intervenire in modo chirurgico. Tanto per fare un esempio: se ci sono zone particolarmente vulnerabili non bisogna rilasciare licenze edilizie. Per fare questo, è necessario che il territorio si mostri coeso, al netto delle appartenenze politiche.