Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, assicura che “gli interessi della città sono al di sopra di tutto”, per cui non se parla di chiudere il parcheggio di via Damone, area di sosta cruciale per la zona di via Tisia e via Pitia, il centro commerciale naturale all’aperto, nonostante il parere del Responsabile unico del procedimento.
Il tecnico, la settimana scorsa, si è accorto che in quella porzione non possono andarci le auto in quanto si tratta di area destinata a verde, sport e giochi. Il sindaco, nel corso della conferenza stampa di fine anno tenutasi nel salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio, ha esposto la sua linea.
Sindaco, che idea si è fatta di questa vicenda e come intende risolvere
Qualcuno ha voluto sollevare la questione rischiando di compromettere il benessere della città, tra cui residenti e commercianti, perché quell’area di sosta, che non è un parcheggio, sta dando una grande boccata di ossigeno per la mobilità. Avrei preferito insulti personali, piuttosto che fare un danno alla stessa città. Fino a quando farò il sindaco ed amministrerò la cosa pubblico mi impegnerò al massimo per il benessere della comunità.
Ma il consigliere Messina ha sollevato una difformità confermata dal Rup..
Voglio innanzitutto dire che da nessuna parte sta scritto che il sindaco o comunque l’amministrazione debbano avere una competenza squisitamente tecnica ed urbanistica ma sono rimasto scioccato nell’apprendere che il Responsabile unico del procedimento che non conoscesse bene quel progetto, risalente almeno al 2010, in un periodo in cui manco vivevo a Siracusa, a testimonianza del tempo trascorso. Come in altre situazioni, proveremo a dipanare la matassa.
Quindi, non chiudete l’area di sosta?
Non solo quali siano le determinazioni del dirigente, posso dire che, al momento, ritengo, assumendomi come sempre le responsabilità, gli interessi del pubblico, dei residenti e dei commercianti preminenti rispetto a quello che sembra in apparenza un cavillo di burocrazia. Se i dirigenti o altri tecnici hanno compiuto eventuali abusi ne risponderanno nelle sedi opportune ma per quanto mi riguarda si tratta di una tempesta in un bicchiere. Se si legge la norma, credo che quella sia un’area a verde e come è possibile vedere il verde c’è, del resto sono stati impiantanti degli alberi. Peraltro, l’area non è asfaltata, basti pensare che quando piove si forma del fango, per cui se ci sono delle cose da affrontare, sotto l’aspetto urbanistico, lo faremo. Mi spiace ma io metterò sempre l’interesse dei miei cittadini davanti ad un cavillo. Non abbiamo realizzato un parcheggio multipiano o un palazzo ma si tratta di un’area a verde usata anche come area di sosta.
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