Arte, musica, teatro e cinema: questo il filo conduttore della settimana che di fatto annuncia l’inizio di Effetto Noto, il cartellone degli appuntamenti estivi della città Barocca. L’emergenza Covid19 ha cambiato le carte in tavola, ma la stagione estiva a Noto non poteva non avere un calendario di appuntamenti dedicati allo spettacolo e alla cultura, tutti nel rigoroso rispetto delle regole contro il contagio.
Un calendario arricchito già a luglio dalla presenza della 45^ edizione del Festival NotoMusica (dal 26 luglio al 18 agosto), della 6^ edizione di FolckBarock (17, 18 e 19 luglio), del Festival delle Arti Effimere 2020 (17, 18 e 19 luglio) e dalla rassegna Cinema d’Estate (ogni giovedì di luglio).
E proprio domani per la rassegna promossa dalla Fondazione Teatro Tina Di Lorenzo al Teatro Noto d’Estate, alle 21.00, è prevista la proiezione del film “La donna elettrica”, con regia di Benedikt Erlingsonn.
Venerdì spazio al teatro: alle 21.15 nel Cortile del Convitto delle Arti il Collettivo Vionnet propone lo spettacolo “Girasoli”, con Alice Sgroi e regia di Giovanni Arezzo.
Sabato ancora teatro, stavolta alle 20 e sempre nel Cortile del Convitto delle Arti, con una pièce estratta dal libro “I buchi dell’Anima – una nessuna centomila” di Maria Alecci e Nunzia Fasano, per la regia di Fabio Figura.
Domenica, invece, terzo appuntamento con gli “Incontri musicali netini 2020” promossi dall’Associazione Concerti Città di Noto. Alle 20 nel Cortile del Convitto delle Arti si esibirà l’Ensemble Musica Insieme a Librino di Catania con il maestro Nicola Malagugini.
Questa è anche la settimana delle mostre: dopo “Novecento” allestita al Convitto delle Arti e “Io, Renato Guttuso” allestita al Museo Civico di Santa Chiara, sono aperte al pubblico anche “Filoconduttore” di Lucio Pintaldi (Villetta Ercole), le personali del fotografo Paolo Nitto (Bassi Palazzo Nicolaci) e del pittore Andrea Talevi (Bassi di Palazzo Ducezio, sala 3). Da venerdì, invece, partono le mostre “Pagani Art – Mood” di Doriana Pagani (Bassi Palazzo Ducezio, sala 1) e “Upperground” di Davide Gianmaria Aricò (Bassi Palazzo Ducezio, sala 2).
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