I sindacati hanno iniziato la mobilitazione per accendere i riflettori sul Petrolchimico di Priolo che rischia di implodere dopo la decisione dell’Eni di chiudere l’impianto di cracking della Versalis.

L’effetto domino

L’interconnessione tra tutti gli stabilimenti della zona industriale, in particolare tra Sasol, Isab e Versalis, rischia di creare un effetto domino. E così dopo gli annunci dei giorni scorsi, Cgil e Uil, hanno avviato le prime azioni di lotta, iniziate stamane con un volantinaggio davanti alle portinerie degli impianti della zona industriale per sensibilizzare i lavoratori su quanto sta accadendo.

“Il ridimensionamento degli attuali assetti industriali produrrà inevitabilmente un effetto domino su molte
aziende; a partire dalla Brown2Green (Centrale Elettrica ex Erg Power), Air Liquide, Priolo Servizi, ma anche
sulle molteplici aziende dell’indotto che cominciano già a percepire gravi ripercussioni. L’impatto sociale
per le migliaia di lavoratrici e lavoratori e quello economico per l’intero territorio sarebbe insostenibile” si legge nel volantino della Cgil e della Uil

Le assemblee indette da Cgil e Uil

Sono previste delle assemblee e si comincerà mercoledì al piazzale delle portineria della Versalis, Isab, Priolo Servizi, Air liquide dalle 8 alle 11. Si proseguirà nelle giornate del 4 novembre alla Sasol ed alla Sonatrach e poi il 5 novembre appuntamento in prossimità delle portinerie della raffineria Isab Sud e dello stabilimento della Air liquide.

Lo sciopero e la divisione con la Cisl

Cgil e Uil hanno già annunciato uno sciopero previsto per il 12 novembre. La Cisl non sembra favorevole a questa soluzione, secondo quanto trapela da autorevolissime fonti sindacali, del resto, sono stati redatti e pubblicati due comunicati differenti: da una parte quelli della Cgil e Uil,  promotori del volantinaggio e delle assemblee nelle portinerie della zona industriale, e poi quella della Cisl, segno di una divisione, non traumatica perché le preoccupazioni per il futuro del Petrolchimico sono identiche ma è sulle modalità della lotta che sono emerse delle differenze.