Il deputato regionale del Mpa, Giuseppe Carta, denuncia di essere stato al centro di attacchi nel corso di un’assemblea dei lavoratori tenutasi ieri nelle portinerie degli stabilimenti del Petrolchimico organizzata da Cgil e Uil.
Secondo quanto sostenuto dal parlamentare, “oltre a discutere del ridimensionamento Eni Versalis, si è sfruttato quel palco per far fare politica e rivolgere parole violente ed offensive nei miei confronti” e così nella giornata di oggi ha scritto una lettera per fare il punto delle attività parlamentari da lui svolte a tutela del Petrolchimico, al centro di una grave crisi dopo la decisione dell’Eni di chiudere l’impianto di cracking nell’ottica di un piano di riconversione finalizzato all’abbattimento delle emissioni di anidride carbonica.
Una missiva indirizzata al Presidente della Regione Renato Schifani, all’assessore dell’energia e dei servizi industriali Roberto Di Mauro, all’assessore delle attività produttive Edy Tamajo, al Commissario provinciale di Siracusa Mario La Rocca, al presidente di Confindustria Gian Piero Reale, ai sindaci della provincia di Siracusa, ai deputati nazionali e regionali e ai sindacati.
“Nella mia veste di parlamentare regionale – dice Carta – ho favorito il confronto con l’Assessore alle Attività produttive, l’Assessore regionale all’energia e i servizi di pubblica utilità insieme alle rappresentanze sindacali ed ai rappresentanti del mondo imprenditoriale, in un’apposita riunione congiunta tra le commissioni parlamentari competenti, proprio per individuare soluzioni che offrissero garanzie certe per gli attuali livelli occupazionali e di continuità e sviluppo per il Polo industriale”.
Nel prosieguo della sua lettera, il deputato regionale racconta di essere stata aggredito verbalmente. “Ho appreso con grande rammarico di un’assemblea sindacale autorizzata nella quale piuttosto che discutere delle iniziative da assumere a tutela dei lavoratori interessati dal processo di riconversione, si è ritenuto più utile esprimere, nei confronti della politica locale e nei miei in particolare, una violenza verbale che contraddice gravemente le regole e gli stessi principi etici che dovrebbero governare lo svolgimento di un’assemblea sindacale”.
Il deputato regionale non nasconde i suoi timori per quanto accaduto ieri. “Il clima di forte tensione che si è registrato è significativo di una volontà, sicuramente riferibile a pochi facinorosi, ma ha comunque minato la serenità necessaria per svolgere il proprio ruolo istituzionale, inducendomi a scrivere la presente”.
Infine lancia un invito “alle grandi aziende del territorio ed alle sigle sindacali a voler vigilare sul rispetto delle regole e dei principi che governano l’esercizio del diritto a prendere parte alle assemblee sindacali, per fare in modo che queste non diventino occasione di intimidazione nei confronti di quanti, come lo scrivente, svolge con responsabilità il proprio impegno istituzionale”
“Esprimiamo piena solidarietà nei confronti del collega on. Giuseppe Carta che durante un’assemblea è stato duramente colpito con parole violente e offensive. Condanna unanime verso un attacco a chi, come Giuseppe Carta, nella veste di parlamentare regionale e sindaco di Melilli, lavora quotidianamente per il bene dei territori e delle comunità che rappresenta non solo con le parole, ma con fatti concreti”. Lo dichiarano i deputati Mpa all’Assemblea Regionale Giuseppe Castiglione, Giuseppe Lombardo, Ludovico Balsamo insieme all’assessore Roberto Di Mauro.
Solidarietà a Carta anche dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Non è accettabile – aggiunge il sindaco Italia – che la più che legittima preoccupazione dei lavoratori e della loro famiglie venga strumentalizzata per attacchi personali mentre proprio in questa fase è richiesta moderazione, affinché Eni accetti il confronto con le istituzioni e con le parti politiche e sindacali concordando tempi e modalità per la realizzazione dei piani. Non parliamo di numeri ma di persone e di famiglie in carne e ossa che vivono una fase di incertezza per il futuro. I lavoratori, diretti e dell’indotto, devono essere messi al centro degli investimenti dell’azienda, perché un nuovo modello industriale può essere basato solo sulla formazione e lo sviluppo di nuove competenze e opportunità”.
“La riconversione in chiave sostenibile delle produzioni – conclude il sindaco Italia – non deve preoccupare ma deve essere incoraggiata. Per tale ragione, chiedo a Eni di venire a Siracusa, dove l’industria continua a incidere in maniera decisa sulla vita di tutti, per confrontarsi direttamente con il territorio affinché gli impegni presi possano essere costantemente verificati e misurati e non siano disattesi”.