I carabinieri della Sezione radiomobile di Siracusa hanno arrestato un 53enne accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il nascondiglio
A seguito di perquisizione domiciliare, i militari hanno rinvenuto circa 16 grammi di crack occultato nella pattumiera sotto il lavello della cucina, suddiviso in 84 dosi preconfezionate, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura.
In carcere
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio. All’uomo, già ai domiciliari per lo stesso reato, l’Autorità giudiziaria aretusea, dopo la convalida, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
Emergenza droga
Quello del consumo del crack e della droga in genere è un problema serio a Siracusa. Nel giorno del suo saluto, il questore di Siracusa, Benedetto Sanna, andato in pensione, ha lanciato l’allarme, rispolverando una recente indagine de Il Sole 24 Ore per cui la città è al settimo posto in Italia per consumo di stupefacenti.
Allarme a Palermo
“Non abbiamo capito la gravità del problema crack a Palermo. Ci scusiamo con le famiglie, ma non pensavamo che ci fosse un’emergenza così importante nel territorio”. Così Giovanna Volo, assessore alla Salute della Regione Sicilia, intervenuta in conferenza stampa per la presentazione del progetto “Centro di pronta accoglienza per soggetti con dipendenza da sostanze. Emergenza crack”.
Da tempo si parla del dilagare dello spaccio soprattutto di crack a Palermo. Il mese scorso se ne era parlato all’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo. A prendere la parola non solo dirigenti e assessori, ma anche la commissione regionale Antimafia, presieduta da Antonello Cracolici. Tutti insieme per discutere di un’emergenza particolarmente preoccupante tra i giovani sotto i 19 anni e che vede l’Italia ai primi posti in Europa per consumo di cocaina, eroina e soprattutto cannabis.
Dove nascerà il centro
Il centro, di 700 metri quadri, sorgerà all’interno del padiglione 13 della sede dell’Asp di via La Loggia a Palermo e disporrà di 12 posti letto, che potranno anche essere aumentati secondo le necessità, per accogliere quei soggetti in particolare condizione di fragilità e a rischio di vita a causa dell’utilizzo massivo di sostanze psicoattive fino a un mese, eventualmente prorogabile.
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