- Montati i condizionatori d’aria al centro per i vaccini di Floridia
- Sono stati donati da un’azienda veneta
- Pagato dall’impresa anche il montaggio
- In Tribunale, la situazione non è cambiata
Sono stati montati i condizionatori d’aria nei locali del centro per i vaccini a Floridia, nel Siracusano. A donarli è stata un’azienda privata veneta, la Haier A/C Italy Trading S.p.A una società con sede legale nel Trevigiano, che, dopo aver saputo delle sofferenze dell’utenza, a causa del caldo infernale, ha provveduto a fare avere, in modo gratuito, l’impianto di condizionamento.
“Pericolo malori scampato”
“Va detto – spiega Renzo Spada, segretario provinciale della Fsi-Usae – che l’azienda non solo ha regalato i 4 condizionatori ma anche pagato il montaggio. Siamo davvero lieti che questa vicenda si sia risolta positivamente, soprattutto per gli operatori del centro e dell’utenza, che, davvero, hanno rischiato di subire dei malori per via di temperature da record”.
Tribunale infernale
Non migliorano le condizioni del Tribunale di Siracusa dove l’impianto di condizionamento dell’aria è saltato, come denunciato dalla sezione di Siracusa dell’Anm, rappresentata dal pm, Gaetano Bono, e dal gip, Andrea Migneco. Nei giorni scorsi, è stata evidenziata una situazione di emergenza in quanto sia nelle stanze sia nelle aule delle udienze si registrano temperature sahariane. Pure in questo caso, il rischio di malori è alto.
La segnalazione dell’Anm
““Nelle stanze dei magistrati e nelle aule d’udienza si superano i 30 gradi, condizioni indegne per un paese civile” , per cui “ci siamo presi – hanno detto Bono e Migneco – la responsabilità di interpretare il sentimento di tutti i magistrati e riteniamo in questo senso di cogliere anche il sentimento degli avvocati, del personale amministrativo e dei cittadini che si vengono a trovare loro malgrado in Tribunale”.
I ritardi
Un problema, quello dell’impianto di condizionamento dell’aria, che, a detta dei magistrati, si ripete con puntualità. “Lo scorso anno i condizionatori – hanno detto Bono e Migneco – sono stati riattivati, sempre in ritardo, solo dopo interventi di rattoppo del tutto precari, del tutto simili a quelli compiuti da qualche anno a questa parte e che avrebbero dovuto indurre a verificare per tempo il funzionamento del sistema di condizionamento dell’aria”.
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