E’ durata poco meno di 24 ore l’ordinanza dei sindaci del Siracusano che, nella serata di venerdì, avevano disposto la chiusura delle scuole dell’obbligo dal 10 al 19 gennaio, istituendo la Didattica a distanza (Dad). A scompaginare le carte ci ha pensato il provvedimento del Governo regionale che ha deciso di far slittare il rientro a scuola al 13 gennaio.
L’ordinanza del sindaco di Siracusa
Secondo quanto emerge nella nuova ordinanza del sindaco di Siracusa che, di fatto, revoca quella precedente, la “proroga del rientro a scuola potrà essere proficuamente utilizzata al fine di verificare il permanere dei presupposti per l’adozione di nuove disposizioni di sospensione totale o parziale della sospensione delle attività didattiche in presenza, anche mediante un immediato confronto con i dirigenti scolastici, l’Asp di Siracusa e le associazioni
sindacali”.
Passo indietro
Si torna, dunque, indietro, creando dell’altra confusione, soprattutto tra le famiglie siracusane, che, dopo essere state informate della ripresa delle lezioni in Dad, hanno appreso dell’ allungamento delle vacanze dei propri figli. Ma è ancora presto per capire in che modo riprenderanno le lezioni, in presenza o in Dad, e se riprenderanno.
“Soluzione ragionevole” per Musumeci
Per il presidente della Regione, quanto deciso è “la soluzione più ragionevole, giuridicamente compatibile, che tiene conto della decisione di tutti: quella di utilizzare i nostri poteri di autonomia primaria sul calendario scolastico consentendo uno slittamento dell’apertura delle scuole di alcuni giorni, fino ad un massimo di cinque”.
“Questo lasso di tempo ci permette di cogliere – dice il presidente della Regione, Nello Musumeci – lo stato di andamento della pandemia e consente alle scuole e al sistema sanitario di prepararsi a realizzare gli obiettivi condivisibili posti dal governo centrale. Ringrazio gli assessori Lagalla e Razza per l’impegnativo e per il non facile lavoro delle ultime ventiquattr’ore”.
Come assicurato dall’assessore Razza, il tempo disponibile potrà essere utilizzato per potenziare le attività di monitoraggio sanitario e di vaccinazione della popolazione scolastica
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