“L’Asp mi ha comunicato che abbiamo superato la soglia, per cui chiederò l’istituzione della zona rossa“. Lo afferma a BlogSicilia il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, per il quale la stessa comunicazione è arrivata anche a Carlentini, Comune confinante. Nemmeno 24 ore fa, il primo cittadino ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura delle scuole fino al 17 aprile per gli interventi di sanificazione, di villa Gorgia, del parco giochi di via Eschilo mentre il mercato settimanale di largo Barcellona sarà limitato solo agli operatori che vendono prodotti alimentari.
Tra il 12 ed il 13 marzo, circa un mese fa, erano 108 i positivi nella città di Siracusa. Un numero “tollerabile” per una comunità di circa 120 mila abitanti ma in appena un mese i casi sono cresciuti in modo esponenziale. Secondo i dati aggiornati a ieri di contagiati ce ne sono 291.
Una crescita che preoccupa, e non poco, e gli effetti si sono visti sulle scuole: due, l’istituto comprensivo Falcone-Borsellino e il liceo Polivalente, hanno deciso, in via precauzionale e per qualche giorno, di chiudere per procedere agli interventi di sanificazione, a seguito di qualche contagio.
Tutta la Sicilia potrebbe finire in zona rossa da domenica 18 aprile e restarci per almeno due settimane per uscirne solo il 2 maggio. Mentre nel resto del Paese si parla di riaperture l’isola è una delle tre regioni nelle quali potrebbero scattare i provvedimenti da lockdown. La decisione sarà presa dopo il report dell’Iss di domani venerdì 16 aprile, e il decreto del Ministro potrebbe entrare in vigore domenica.
Quattro nuove zone rosse e proroga per altre otto in Sicilia. Lo ha disposto il presidente della Regione Nello Musumeci, con un’ordinanza firmata ieri sera.
Le nuove restrizioni – in vigore da venerdì 16 a mercoledì 28 aprile – riguardano: Catenanuova e Cerami, in provincia di Enna; Mussomeli, nel Nisseno; Sant’Alfio, in provincia di Catania.