- Focolaio in un centro di accoglienza per migranti a Priolo
- Sono 50 i positivi tra stranieri ed operatori
- Si attende l’esito di altri 20 tamponi
E’ scoppiato un focolaio in un centro di accoglienza per migranti che si trova a Priolo, nel Siracusano. Secondo una prima stima, il numero di positivi, tra stranieri ed operatori della struttura, è di 50 ma il dato potrebbe aumentare nelle prossime ore perché c’è attesa per l’esito di venti tamponi. Ieri il sindaco del Comune industriale, Pippo Gianni, ha comunicato i dati sul Covid19.
I dati del sindaco
“Sono 100 i casi positivi attualmente registrati in città. Altri 17 soggetti si trovano in isolamento fiduciario. Invitiamo i cittadini al rispetto delle misure di prevenzione: evitare assembramenti, mantenere le misure di distanziamento interpersonale, indossare la mascherina, igienizzare costantemente le mani” ha scritto il sindaco. Torna, però, l’incubo contagio a Priolo che, nelle settimane scorse, è entrato in zona rossa, salvo poi uscire, ma in tanti temono che l’impennata dei contagi possa far precipitare la situazione dopo un periodo in cui la situazione sembrava sotto controllo.
La situazione nel Siracusano
Non ci sono più zone rosse nel Siracusano. Da oggi rientrano in fascia arancione Lentini e Sortino, i Comuni per cui la Regione aveva disposto il lockdown.
Lentini in arancione
“L’ordinanza regionale con cui si istituiva la zona rossa per il nostro comune, non sarà prorogata in quanto l’incidenza settimanale trasmessa dall’Asp, è al di sotto dei 250 nuovi casi settimanali ogni 100000 abitanti” spiega il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, che, la settimana scorsa, ha contestato i dati sul contagio forniti dell’azienda sanitaria.
Il caos sui contagi
In quei giorni, vi sono state due comunicazioni: la prima che sanciva un errore di calcolo, “promuovendo” Lentini a zona arancione, la seconda che, invece, a seguito di un riconteggio confermava la zona rossa. Chiusure finite anche per Sortino ma i sindaci invitano tutti alla prudenza anche perché non c’è alcun liberi tutti.
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