Sale il numero dei contagi a Noto dove si sono registrati due focolai in altrettante case di riposo. Secondo i dati forniti dal sindaco, Corrado Bonfanti, sono 67 i positivi ma, al tempo stesso, il capo dell’amministrazione comunale ha svelato delle statistiche.
“Il 66% dei contagiati ha un’eta compresa tra i 63 e i 96 anni; il 20% tra i 42 e i 62 anni; il 10% tra 20 e 41 anni; il 4% sotto i 20 anni. Sono 45, invece, le persone attualmente in isolamento fiduciario. Di queste, 8 lo concluderanno entro il 31 ottobre, le restanti entro il 5 novembre” spiega il sindaco di Noto.
Nel Siracusano, si registra un altro caso positivo, questa volta a Portopalo di Capo Passero, la punta estrema della Sicilia orientale.
“Abbiamo appreso della positività al coronavirus di un soggetto sintomatico nel nostro paese. Due pazienti sono stati posti dall’Asp di Siracusa – commenta il sindaco di Portopalo, Gaetano Montoneri – in quarantena, uno in isolamento. Ricordo come sempre il rispetto delle misure di prevenzione. Tutto il resto, in diretta, vi invito ad ascoltarlo con grande attenzione, senza allarmarci eccessivamente, ma con la giusta preoccupazione che possa servire a renderci scrupolosi nel rispetto delle regole. È un momento veramente brutto, c’è lo spettro di un nuovo lockdown, i contagi aumentano a dismisura. Una situazione veramente difficile per tutto il mondo, ma che insieme supereremo presto”.
Ad Avola, secondo i dati dell’Asp di Siracusa e diffusi dal sindaco, Luca Cannata, ci sono 29 positivi mentre sono 86 le persone in quarantena. “Rispettiamo le regole con l’uso della mascherina e continuiamo a rispettare tutte le prescrizioni al fine di prevenire ulteriori contagi” spiega il sindaco.
Proprio ieri, si è scoperta la positività di un rianimatore ed un infermiere, in servizio all’ospedale Di Maria di Avola. I due contagiati, così come prevedono i protocolli, sono in isolamento ed osserveranno la quarantena ma al tempo stesso saranno tenuti sotto osservazione tutte le persone entrate in contatto con loro, in particolare i familiari ed i colleghi di lavoro.
Commenta con Facebook