E’ molto probabile che nella corsa a sindaco di Siracusa non ci saranno, ancora una volta, donne. Né il Centrodestra né il Centrosinistra hanno, almeno per il momento, nella rosa dei possibili leader della coalizione esponenti femminili.
Nello schieramento che vede dentro il Pd ed il M5S, insieme ad altri movimenti e partiti di sinistra, i nomi sono quelli di Paolo Ficara, ex parlamentare nazionale del M5S, Antonio Ferrarini, dirigente scolastico del Fermi, e Roberto Alosi, segretario della Cgil Siracusa.
Nel Centrodestra, alle prese con in intricatissimo accordo e lontano ancora nell’individuazione di un candidato sindaco, fino ad ora sono circolati nomi maschili: Peppe Assenza, la cui ipotesi ormai è naufragata, Ferdinando Messina, sponsorizzato dal deputato regionale di Forza Italia, Riccardo Gennuso, le cui quotazione dentro la coalizione sono in netto rialzo, al punto che potrebbe spuntarla nell’indicazione del leader dello schieramento, e poi Peppe Napoli, commissario provinciale di Fratelli d’Italia, e Gianmarco Lo Curzio, neo commissario della nuova Dc di Siracusa.
C’è un altro raggruppamento impegnato nella campagna elettorale: Officina civica per Siracusa, composta da liste legate all’ex sindaco Giancarlo Garozzo, Salvo Castagnino, Gianluca Scrofani e Moena Scala, ex presidente del Consiglio comunale di Siracusa, l’unica donna a capo di un movimento politico. Questo schieramento ha proposto come candidato a sindaco un uomo, l’ex assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti, nipote del potentissimo ex Sottosegretario al Tesoro, Gino Foti, scomparso.
L’altro fronte politico in campo è quello del sindaco, Francesco Italia, che proverà ad ottenere un secondo mandato dopo quello del 2018, al termine del ballottaggio con Ezechia Paolo Reale. Nella giunta Italia, ci sono due assessori donne su 9: Concetta Carbone, alle Politiche sociali, e Agata Bugliarello, agli Affari legali e Patrimonio.