Quello di oggi è il giorno in cui il Centrodestra, riunitosi in un tavolo regionale, dovrebbe decidere il candidato a sindaco di Siracusa. In pole position c’è Forza Italia, che, infatti, ha due nomi: l’ex assessore regionale Edy Bandiera e l’ex presidente del Consiglio comunale, Ferdinando Messina, quest’ultimo sostenuto dal parlamentare Ars Gennuso.
Però, c’è il caso Catania che rischia di avere riverberi anche sulle scelte a Siracusa: la Lega continua a mantenere calda la candidatura di Valeria Sudano, fedelissima del vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, soprattutto dopo le parole del ministro Matteo Salvini che ha smentito le indiscrezioni del Mpa circa un ritiro dell’esponente leghista dalla corsa a sindaco di Catania su cui Fratelli d’Italia non intende rinunciare.
Se fosse trovato un accordo, con FdI che indicherebbe il leader della coalizione, la Lega potrebbe anche chiedere agli alleati spazio a Siracusa dove Forza Italia sembra al momento avere priorità. E tra i possibili candidati leghisti ci sarebbe Giovanni Cafeo, ex parlamentare regionale, molto vicino a Sammartino.
Al momento, Cafeo è sull’Aventino, come Mario Bonomo, coordinatore del Mpa Siracusa ma in rotta di collisione con il deputato regionale, Peppe Carta, ed Enzo Vinciullo, coordinatore della Lega Siracusa, “critico” con Sammartino, ieri recatosi a Palermo per incontrare Matteo Salvini con cui ha scattato molte foto, quasi a testimoniare di avere la fiducia con il leader della Lega. Da questo gruppo si è ormai sfilato Edy Bandiera, dopo che è tornato tra le fila di Forza Italia.
I tre, che sono ex deputati regionali, sono promotori di liste civiche, dopo lo strappo con il Centrodestra provinciale, e contestualmente hanno avviato un dialogo con un Polo civico, chiamato Officina Siracusa, composto dall’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, dall’ex assessore Gianluca Scrofani, dall’ex presidente del Consiglio comunale, Moena Scala, e dall’ex consigliere comunale, Salvo Castagnino, che hanno indicato come candidato sindaco, l’ex assessore ai Lavori pubblici, Alfredo Foti. Quest’ultimo è legato da un’antica amicizia, personale e politica, con Giovanni Cafeo, che ha mosso i primi passi all’ombra dell’ex sottosegretario al Tesoro, Gino Foti, ormai scomparso.
Le scelte della Lega, al tavolo regionale, potrebbero decidere la collocazione di Cafeo e di Vinciullo, per il momento, vicini al Polo civico, che rappresenta una delle 4 aree politiche presenti in città. Le altre sono: il Centrodestra, con dentro FI, FdI, nuova Dc, Mpa, con la Lega in posizione “sospesa”. C’è poi il Centrosinistra, centrato sull’asse Pd-M5S, che avrebbe indicato il preside Antonio Ferrarini come leader della coalizione, infine c’è la coalizione attorno al sindaco calendiano Francesco Italia.
Nella corsa a sindaco, ci sono anche Roberto Trigilio, candidato di Nord chiama Sud, la lista di Cateno De Luca, Michele Mangiafico, ex vicepresidente del Consiglio comunale, a capo del suo movimento, Civico 4, Mouddih Abdelaziz, detto Aziz, candidato del movimento I vespri siciliani, il medico Elino Attardi ed il giornalista Giuseppe Bianca.