“Sapevo che la città stava subendo un’ingiustizia. Alcuni pezzi di magistratura ci stavano attaccando, ma sapevo che al suo interno il sistema giustizia avrebbe fatto emergere la verità”.
Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, si sfoga dopo l’inchiesta giudiziaria che ha portato all’arresto dell’ex Pm della Procura aretusea Giancarlo Longo e preannuncia che il Comune di Siracusa si costituirà parte civile in un procedimento penale.
“Un gruppo di potere vuole ribaltare l’amministrazione. L’Avvocatura non ha avuto paura a esporsi, ma gli altri? Ho
criticato i Pubblici Ministeri Longo e Di Mauro pubblicamente e senza nascondermi. Mi sono rivolto ad altri magistrati per
denunciare quello che stava accadendo. Purtroppo quanto accaduto supera ogni fantasia”.
Garozzo cita le dichiarazioni del consigliere comunale Simona Princiotta e quella che definisce una “strana coincidenza”.
“Quando il 26 maggio 2017 l’on.le Giuseppe Zappulla presenta un’interpellanza parlamentare” preannunciata da Calafiore come si legge nell’intercettazione pubblicata dai giornali. “La Princiotta e l’On.le Zappulla dichiarano che a Siracusa
esiste lobby di interessi e complottista composta da avvocati, politici, operatori dell’informazione e alcuni magistrati.
Purtroppo i fatti emersi a seguito delle indagini di ben 3 procure (Milano, Roma e Messina) provano che le lobby di
interesse e complottiste sono altre”.
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