L’assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa, ha annunciato un nuovo piano che concerne le imposte locali, in particolare Cosap, Tari ed imposta di soggiorno. Nelle settimane scorse, il sindaco, nel corso di un incontro on line con i giornalisti, aveva preannunciato delle novità, tra cui lo slittamento a maggio del pagamento della prima rata della Tari, l’imposta sui rifiuti, a maggio, concedendo la possibilità di spalmarla in sette rate, in ragione della crisi economica dovuta al coronavirus che, di fatto, ha paralizzato l’economia.
“In materia di Cosap, – spiega l’assessore al Bilancio del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa – l’esenzione del pagamento del canone alle attività economiche rimaste ferme durante l’emergenza sanitaria e il differimento dell’obbligo di corrispondere il canone per quelle che indirettamente hanno subito un pregiudizio. In materia di Tari, predisporre un piano finanziario e tariffario che tenga conto della riduzione della raccolta per alcune utenze. Infine in materia di imposta di soggiorno, l’esenzione dal mese di giugno sino a dicembre 2020 e il differimento dei versamenti relativi ai mesi precedenti”.
L’assessore assicura, inoltre, di aver organizzato una drastica riduzione delle spese per evitare di appesantire il Comune. “Già dalla scorsa settimana il dirigente dei Servizi finanziari – dice Coppa – e il sottoscritto abbiamo richiesto ai dirigenti di adottare tutti gli atti necessari per razionalizzare la spesa mantenendo i servizi strettamente correlati all’emergenza Covid, per garantirne la minima funzionalità in sede e per puntare ad un potenziamento dei servizi in remoto”.
E critica l’atteggiamento assunto dal presidente dell’Anci che ha abbandonato la Conferenza Stato-Regioni. “Nonostante ogni possibile pressione politica – spiega Coppa – in tal senso a tutti i livelli, allo stato non sappiamo se i Comuni potranno beneficiare di interventi di sostegno finanziario dello Stato o della Regione a copertura del prevedibile disavanzo tra entrate e spese che si verificherà in questo periodo. Non depone bene l’abbandono, in segno di protesta contro lo Stato, della Conferenza Stato-Regioni da parte del presidente dell’Anci che rappresenta tutti i Comuni. L’emergenza produce effetti negativi sul sistema economico del territorio che inevitabilmente produrrà minori entrate per diversi milioni di euro. Immaginare che i Comuni possano reggere l’urto dell’emergenza economica senza alcun sostegno dello Stato è pura follia”.
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