La zona industriale

Coronavirus, “le raffinerie sospendano la produzione” attacca l’assessore di Siracusa Granata

“Le raffinerie dovrebbero applicare il medesimo principio di precauzione, sospendendo la produzione come tutte le altre imprese e garantendo la salute dei propri lavoratori”. Lo afferma Fabio Granata, assessore alla Cultura del Comune di Siracusa ed ex assessore regionale,  che ritiene pericolosa l’attività dei colossi del petrolio per il rischio di contagio da coronavirus che corrono i lavoratori. La raffinazione del petrolio, però, non rientra tra quelle attività economiche che, per disposizione della Presidenza del Consiglio, rimarranno chiuse fino al 3 di aprile.

“Il principio di precauzione deve valere quindi anche – dice Granata – per le raffinerie petrolifere, che dovrebbero, in questo frangente, avvertire anche  il dovere della solidarietà. Invece i grandi gruppi industriali del siracusano mentre non danno alcun contributo serio in termini di aiuti concreti e adeguati alla emergenza sanitaria, rimangono invece molto attivi e presenti nello scaricare miasmi in atmosfera, miasmi che certamente non contribuiscono al superamento di questa gravissima emergenza”.

“Ritengo che tutto questo sia eticamente intollerabile, anche – prosegue l’assessore del Comune di Siracusa, Fabio Granata – alla luce del fatto oggettivo di quanto le raffinerie abbiano contribuito in termini di patologie pregresse in questi lunghi anni di presenza invasiva e in termini ambientali, sul territorio e nelle nostre città”.

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“Inoltre i grandi gruppi industriali dovrebbero – dice Granata – avvertire  il dovere di mettere a disposizione subito qualche milione di euro ( così come al nord stanno facendo i più importanti gruppi industriali e imprenditoriali ) finalizzati ad attrezzare a Siracusa  l’ex Onp o il Rizza con altri preziosissimi posti di rianimazione, in una cornice salubre e facilmente adattabile e rigenerabile.

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“Le rappresentanze associative degli industriali, nel frattempo, tacciono – sostiene Granata – o pensano solo a scongiurare il  fermo degli impianti in barba alla salute degli operai. Solo le raffinerie continuano a ignorare il Principio di precauzione. Io ritengo che questo sia una vera vergogna sulla quale il Governo nazionale e regionale dovrebbero subito intervenire con rigore e autorevolezza”.

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