Il Consiglio comunale di Siracusa ha detto sì alla chiusura tombale dei contenziosi con l’Igm votando all’unanimità la proposta di delibera firmata e illustrata in aula dal dirigente dell’Ufficio tecnico, Marcello Dimartino. In forza dell’intesa raggiunta con l’azienda, il Comune è chiamato a versare 8 milioni 150 mila euro e lo farà in tre rate da pagare ogni anno entro il 15 dicembre fino al 2025.
Per far fronte a questa spesa, un mese fa il consiglio comunale aveva dato il via libera a un debito fuori bilancio da 7
milioni 276 mila 288,87 euro ai quali sono stati aggiunti 837 mila 711,13 euro già impegnati per otto pagamenti
maturati tra il 2010 e il 2016 e non ancora versati.
Per il solo contenzioso davanti al Cga e concluso con la sentenza del 4 settembre scorso, il Comune avrebbe dovuto pagare 7 milioni 791 mila 896,89 euro. Tra Comune e Igm erano già pendenti altri due contenziosi: uno da quasi 400 mila euro davanti al Tribunale e un altro più consistente ma non ancora quantificato davanti al Tar di Catania. Oltre ad approvare il debito, il Consiglio ha detto sì all’unanimità anche all’immediata esecutività della delibera – così da rispettare le scadenze indicate dai giudici amministrativi – che sarà trasmessa alla Procura regionale della Corte dei conti.
Il Consiglio ha poi votato, ma a maggioranza (29 sì, 2 contrari e un’astensione), una seconda delibera con la
quale il comune di Siracusa diventerà stazione appaltante di quello di Pachino, secondo una possibilità prevista
dal codice degli appalti. Lo schema di accordo stilato dai due enti, già approvato dal consiglio comunale di
Pachino, vale solo per le gare del Pnrr e del collegato Piano nazionale per gli investimenti complementari,
limitatamente ai bandi con importi superiori alle soglie previste per gli affidamenti diretti.
Una collaborazione già chiesta da altri comuni della provincia che ritengono di non riuscire a rispettare le scadenze imposte dal Pnrr. Il comune di Siracusa assumerà le funzioni di stazione appaltante dalla verifica del bando e dall’indizione della gara fino alla sua aggiudicazione lasciando a Pachino le fasi precedente e successiva, così come gli oneri economici della gara e i compensi incentivanti previsti per il personale di Siracusa.
Da ieri sera, Palazzo Vermexio è illuminato di rosso per denunciare la violenza di genere e il fenomeno dei femminicidi. Il caso di Giulia Cecchettin è entrato ieri sera a pieno titolo nel dibattito del consiglio comunale di Siracusa quando, in apertura di seduta, le due assessore della Giunta hanno chiesto la parola al presidente Alessandro Di Mauro per chiedere di osservare un minuto di silenzio.