Un altro agente di Polizia penitenziaria in servizio al carcere di Augusta è risultato positivo al Covid19. Stando ad alcune fonti della struttura, è sintomatico, insomma il virus non l’avrebbe contratto in forma lieve, in ogni caso sono in corso gli accertamenti da parte dell’autorità sanitaria per risalire all’origine del contagio e sottoporre ai controlli tutte le persone entrate in contatto con l’agente penitenziario, tra cui familiari e colleghi di lavoro. Nelle settimane scorse, altri agenti in servizio in questo stesso carcere sono risultati positivi.

Frattanto, sono 1.483 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore, su 11.536  tamponi effettuati ; 27 i decessi, che portano il totale a 1.616.

Con i nuovi casi scendono per la prima volta da tempo gli attuali positivi che adesso sono 39.731 ovvero quasi mille meno (999). Di questi 1.714 sono i ricoverati, 23 in meno rispetto a ieri: 1.494 in regime ordinario (23 in meno) e 220 in terapia intensiva, stabili rispetto a ieri. In isolamento domiciliare sono 38.017.  I guariti sono 2455.

Sul fronte della distribuzione fra province in testa ritorna Catania con 621 casi seguita da Palermo con 390 casi poi  Messina 242, Trapani 70, Siracusa 60, Ragusa 42,   Caltanissetta 52,Enna 6, nessun caso ad Agrigento.

In Commissione sanità, alla Regione, l’assessore regionale, Ruggero Razza, ha fornito i dati relativi ai posti letto, riservati ai malati di Covid19, nel Siracusano, distribuiti in 4 ospedali su 5. E’ stata la parlamentare regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, a diffondere i numeri sulla capienza delle strutture sanitarie.

“All’ospedale Umberto I di Siracusa 48 posti letto per degenza ordinaria, oltre a 16 posti riservati alla Terapia intensiva. Al Trigona di Noto, i posti letto ordinari sono 67, più i due per l’area critica. Al Muscatello di Augusta si contano 40 posti letto per degenza ordinaria, a Lentini sono, invece, 14″.

Ma all’Umberto I, nei giorni scorsi, è esploso il problema della mancanza di rianimatori ed anestesisti e così la direzione dell’Asp ha deciso di sottoscrivere una convenzione con l’ospedale Cannizzaro di Catania “al fine di assicurare l’attività delle terapie intensive legata all’emergenza epidemiologica” scrive nella sua delibera il capo dell’azienda sanitaria di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.