Il Tar di Catania ha respinto il ricorso degli ex consiglieri comunali di Siracusa che avevano presentato istanza per il ritorno sui banchi dell’aula del quarto piano di Palazzo Vermexio. Nel novembre del 2019, dopo la mancata approvazione del rendiconto, il Consiglio, per effetto di una legge regionale, riformata nei giorni scorsi, era stato sciolto ed al suo posto la Regione aveva inviato un commissario.
A presentare il ricorso sono stati gli ex consiglieri Fabio Alota, Mauro Basile, Sergio Bonafede, Michele Buonomo, Chiara Catera, Giuseppe Impallomeni, Carmela La Mesa, Curzio Lo Curzio, Michele Mangiafico, Simone Ricupero, Concetta Vinci, rappresentati e difesi dagli avvocati Emanuele Carta e Valentina Garofalo.
I Consigli comunali potranno essere sciolti per la mancata approvazione del bilancio ma non più per il rendiconto. E’ quanto previsto nella riforma degli Enti locali approvata dall’assemblea regionale siciliana. La questione era stata posta dalla deputata di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, dopo il caso Siracusa, il cui Consiglio comunale è decaduto alla fine del 2019 perché non fu approvato il rendiconto, sollevando una bufera politica ed un ricorso al Tar. L’approvazione di questo emendamento non farà tornare sui banchi di Palazzo Vermexio, la casa del Comune di Siracusa, i consiglieri comunali.
“Il disegno di legge Norme – dice la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata – in materia di enti locali è approdato in aula, dove è stato stabilito all’articolo 1 che solo la mancata approvazione del bilancio di previsione potrà portare allo scioglimento del Consiglio comunale, e non anche del rendiconto di gestione, come invece accaduto a Siracusa.