Si va verso un congresso provinciale a Siracusa che si trasformerà in una prova di forza tra i due esponenti di primo piano del Partito democratico: da un lato l’attuale commissario, il senatore Antonio Nicita, alfiere dell’area Schlein, dall’altro il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, leader nel Siracusano, della corrente legata a Bonaccini.
Gli schieramenti
Se i fedelissimi della leader nazionale hanno scelto di indicare, per la corsa alla segreteria provinciale, Piergiorgio Gerratana, quelli dell’ex presidente dell’Emilia Romagna si sono compattati attorno all’ex sindaco di Solarino, Orazio Scalorino, non un bonacciniano, che, stamane, in una lettera ha annunciato la sua candidatura, anticipata nei giorni scorsi da BlogSicilia.
La lettera di Scalorino
Nella sua lettera agli iscritti del Pd, Scalorino afferma di aver chiesto non solo uno spostamento della data per la candidatura (la scadenza per la presentazione delle candidature è prevista per le 20 del 16 gennaio) ma dello stesso congresso “per aprire un dibattito politico serio sul futuro del Pd in provincia” ma “non mi è stato consentito dal comitato provinciale per il congresso che ha preferito votare a maggioranza uno schema che, di fatto, mi ha messo con le spalle al muro”.
“Pd controllato da soggetti ambigui”
Insomma, si voterà il 26 gennaio ma secondo Scalorino, “questo partito è stato spesso controllato e influenzato da soggetti ambigui, che lo hanno utilizzato in base alle loro convenienze. Ricordo a me stesso che uno degli ultimi segretari del pd provinciale oggi è un uomo di punta della Lega di Salvini”. Il riferimento è a Giovanni Cafeo, eletto nel 2017 deputato regionale nelle liste del Pd passato ad un anno dalle elezioni del 2022 alla Lega.
Lo scontro sulla data del congresso
Uno dei temi di scontro è stata certamente la celebrazione del congresso con le due parti in netto contrasto: se Nicita ha spinto perché si procedesse prima del congresso regionale, Spada era di tutt’altro avviso. Nei giorni scorsi, al commissario del Pd è stata inviata una lettera da parte del circolo di Pd di Floridia, la città di Scalorino ma anche uno dei bacini elettorali più importanti di Tiziano Spada, che, peraltro, conta su una storica alleanza, politica e personale, con il sindaco, Marco Carianni.
I firmatari
Una lettera che porta le firme di Orazio Scalorino, Sofia Narciso, Salvatore Gionfriddo, Gaetano Vassallo, Luca Brunetti, Marco Torcasso, Calogero Inglima, Giuseppe Bongiovanni, Ettore Calvo, Salvatore Zucco e Giuseppe Vasile, per cui “la celebrazione del congresso provinciale entro il corrente mese di gennaio sarebbe una scelta avventata”, poiché “precluderebbe lo svolgimento di un dibattito sereno e democratico all’interno del partito”.
“Spostare il congresso”
Inoltre, gli esponenti del Pd di Floridia ritengono inopportuna la scelta di celebrare il congresso provinciale prima di quello regionale” ed alla luce “della situazione della provincia di Siracusa, non si capisce il perché di tanta fretta”. Infine, nella missiva è indicato che “non ci sono i tempi necessari per celebrare il congresso entro il mese di gennaio e prima del congresso regionale” per cui è stato chiesto al Commissario “di valutare seriamente la possibilità di rinviare il congresso e di far slittare i termini per la presentazione delle candidature al fine di consentire una partecipazione più ampia e più consapevole”.
Nicita, “Pd commissariato da due anni”
Il commissario del Pd, Antonio Nicita, ha risposto in modo articolato e sulla celebrazione del congresso provinciale è stato lapidario. “La federazione provinciale- scrive Nicita – è in commissariamento da due anni. Una circostanza che già di per sé rende non solo urgente ma indifferibile il momento del congresso, non avendo future elezioni immediate. Inoltre, le future elezioni amministrative rendono urgente riorganizzare il partito. Si tratta di valutazioni che restano nell’autonomia della valutazione del Commissario cui spetta esattamente questo compito, che definirei dovere, per la delega ricevuta”.
E poi Nicita spiega che ogni passo è stato compiuto secondo le regole ed alla luce del sole. “Il Commissario ha preliminarmente informato il responsabile organizzazione nazionale, la Segretaria nazionale e il segretario regionale del Partito della decisione di andare a congresso e del relativo cronoprogramma”.
“Non c’è una candidatura unitaria”
Sulla questione strettamente politica, Nicita, nella sua lettera di risposta mette dei paletti, soprattutto in merito al tema della cosiddetta candidatura unitaria. Una questione, peraltro, sollevata da Tiziano Spada, a BlogSicilia, quando in merito alla paventata candidatura di Gerratana, legata all’area Shlein, aveva detto di non essere stato coinvolto, per cui non si sarebbe potuto parlare di una scelta unitaria attorno al futuro capo del Pd provinciale.
“A mia conoscenza, ad oggi, non c’è – come da voi perentoriamente affermato – una candidatura unica o unitaria e, personalmente, anche per il ruolo di Commissario – scrive Nicita – che rivesto, mi sottrarrei alla partecipazione di ipotesi di riunioni per candidature uniche o unitarie che avvenissero prima della data del deposito, proprio perché l’assenza di organismi rende arbitraria la definizione dei partecipanti a incontri ‘ristretti’ per definire candidature uniche o unitarie. Sono a conoscenza di alcune ipotesi di candidature di gruppi di proponenti, quindi non ancora unitarie, ma sicuramente ne ignoro altre: queste candidature dovranno prima materializzarsi e solo dopo confrontarsi, informando circa le proprie proposte e mozioni, anche ai fini di sancirne o meno la convergenza verso proposte unitarie”.
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