I giudici della seconda sezione civile del Tribunale di Siracusa hanno respinto il ricorso di Pippo Sorbello contro il Comune di Melilli ed un consigliere comunale, condannandolo al pagamento di 4.151 euro “per ciascuna parte vittoriosa”.
La decadenza da consigliere
Una tegola per Sorbello, in corsa per la carica di sindaco di Melilli in occasione delle elezioni amministrative del 12 giugno, che, nel luglio dello scorso anno, decadde dalla carica di consigliere comunale di Melilli, a seguito di un voto in aula, perché la sua carica venne ritenuta incompatibile con quella di componente del CdA dell’Ias, la società consortile, con partecipazione pubblica e privata, gestore del depuratore che tratta i reflui civili, tra cui quelli dello stesso Comune di Melilli e della zona industriale di Siracusa.
Il ricorso ed il giudizio
Il suo posto in Consiglio venne preso Serena Mazzio ma Sorbello contestò la decisione assunta dai suoi colleghi ed optò per un ricorso e nel giudizio si sono costituiti sia la neo consigliera sia il Comune di Melilli. Secondo la tesi di Sorbello, non vi sarebbe alcun conflitto di interessi tra le due cariche perché nel Cda dell’Ias non dispone di deleghe.
Il conflitto di interessi indicato dal Tribunale
Secondo i giudici del Tribunale di Siracusa, emerge una incompatibilità tra le due cariche.
“Ed infatti, la posizione di consigliere di amministrazione, attualmente ricoperta da Sorbello Giuseppe, determina la concreta probabilità – si legge nel dispositivo dei giudici – che quest’ultimo sia guidato, nelle valutazioni e nelle
attività compiute nella carica di consigliere del comune di Melilli, non solo da considerazioni correlate all’interesse della collettività locale ma anche da considerazioni connesse alla gestione imprenditoriale della società partecipata I.A.S. s.p.a.”.
Le ragioni del conflitto di interesse
Inoltre, per i giudici, citando lo statuto dell’Ias nella parte in cui è indicata la facoltà “al socio di maggioranza della designazione di tre dei cinque componenti del consiglio di amministrazione” e della possibilità della loro “revoca o mancate rielezione”, ritengono che Sorbello possa essere “incentivato ad operare a vantaggio del socio di controllo, anziché ad esclusiva tutela dell’interesse facente capo alla collettività locale, del pari rappresentata attraverso la carica di consigliere comunale”.
La corsa a sindaco
Il pronunciamento dei giudici avrà un riverbero sull’esito delle imminenti elezioni a Melilli. Se Sorbello dovesse vincere le elezioni e diventare sindaco di Melilli sarebbe costretto a dimettersi dalla carica di Cda dell’Ias.
Legittima la nomina di Sorbello al Cda dell’Ias
Nei mesi scorsi, invece, i giudici del Tribunale di Catania (Sezione specializzata in materia di impresa) avevano rigettato il ricorso del Comune di Melilli in merito ad un pronunciamento del novembre scorso che aveva ritenuto legittime le nomine di Carmela Contento e Giuseppe Sorbello nel Cda del depuratore Ias.
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