Il nuovo affondo ai concerti di musica pop al Teatro greco di Siracusa lo ha dato il comitato per la tutela del Teatro greco che ha chiesto “l’immediata sospensione della prevendita dei biglietti dei 14 spettacoli” nell’antica cavea.
La campagna elettorale a Siracusa
La polemica attorno agli spettacoli di star della musica, come i Negramaro, Venditti, Zucchero, Carmen Consoli e De Gregori, solo per citarne qualcuno, che secondo alcuni archeologici e docenti universitari rischiano di rovinare le sacre pietre, coincide, comunque, con la campagna elettorale per le amministrative che si terranno a Siracusa il 28 ed il 29 maggio.
L’affondo del senatore del Pd Nicita
Le critiche ai concerti, voluti fortemente dal sindaco, il calendiano Francesco Italia, che sulla collocazione della città nelle vetrine internazionali, come testimoniato dal successo mediatico legato alla sfilata di Dolce&Gabbana, sta mettendo molte delle sue fiches, provengono, sotto l’aspetto politico, a sinistra.
Nei giorni scorsi, il senatore del Pd, Antonio Nicita, commissario del Partito democratico a Siracusa, ha chiesto al ministro della Cultura di adottare dei provvedimenti per salvaguardare il Teatro greco, lanciando la patata bollente alla Regione che ha autorizzato gli spettacoli.
La linea del Pd e del Fronte della sinistra
Il deputato regionale del Pd, Tiziano Spada, sabato scorso, ha, invece, proposto di spostare i concerti nell’Ara di Ierone, ricavata sempre nell’area del parco archeologico. Lo ha seguito anche Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, movimento facente parte di un Fronte di sinistra, insieme a M5S, che ha aperto un dialogo con il Pd per un coalizione da contrapporre sia al Centrodestra ma anche allo stesso sindaco.
E poi c’è anche un esposto alla Procura di Siracusa in merito alle autorizzazioni rilasciate per i concerti di musica. L’iniziativa è dell’ambientalista Peppe Patti, ex presidente del Wwf Siracusa, esponente del Pd, per cui occorre “verificare la correttezza degli atti amministrativi relativi al rilascio delle concessioni per l’organizzazione dei concerti di musica pop al Teatro Greco di Siracusa, nei mesi estivi del 2023”.
La posizione del Governo regionale
Sul quotidiano la Repubblica del 26 febbraio scorso l’assessore ai Beni culturali, Paolo Scarpinato ha dichiarato: “È attualmente in corso una campagna di indagini finanziata dal Parco archeologico ed entro questa settimana avremo i dati sullo stato dell’arte del teatro. Solo così potremo parlare con concretezza” si legge nella nota diffusa dal Comitato per la tutela del Teatro greco, di cui fa parte uno storico esponente del Pd, Salvo Baio, ex presidente del Consorzio universitario Archimede.
“L’assessore Scarpinato non sembra aver la pazienza neanche per aspettare gli esiti di questo primo screening che, seppure parziale, potrebbe offrire qualche spunto di riflessione, né appare per nulla intenzionato a fermare la vendita dei biglietti già iniziata prima ancora di acquisire tutti i permessi necessari, né si cura dell’effettiva compatibilità degli spettacoli con il carattere storico/artistico del Teatro Greco” spiegano dal Comitato.
Il sindaco resiste e rilancia
Il sindaco di Siracusa, in merito alla vicenda concerti, ha annunciato una conferenza stampa per mercoledì a cui sarà presente anche l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, la cui storia politica è certamente a destra. Secondo quanto fanno sapere fonti vicine al primo cittadino, Italia non intende di certo mollare la presa, avendo in mano le autorizzazioni rilasciate dalla Regione, per cui potrebbe mettere nelle mani dei suoi avversari politici una palla avvelenata e farli passare come coloro che vogliono togliere i concerti dei big della musica italiana alla città.
Il Centrodestra in silenzio
Sugli spettacoli musicali al Teatro greco, chi è rimasto in silenzio è stato certamente il Centrodestra. Due le possibili ragioni: la scelta di autorizzare i concerti è stata della Regione, guidata da un’amministrazione di Centrodestra e poi il tema è molto impopolare e sotto campagna elettorale sarebbe visto come un azzardo.
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