“Musumeci non deve nascondersi dietro il Dpcm di Conte, perché l’ordinanza della Regione, che impone la chiusura dei centri commerciali alle 14 nel giorno della domenica, è fortemente penalizzante ed afflittiva”. A dirlo sono due gestori di altrettante attività economiche, ricavate in un centro commerciale di Siracusa che lanciano un appello al presidente della Regione.
“Riveda la sua ordinanza – dicono i due esercenti – perché stiamo per affogare. Inoltre, va detto che qui sono state adottate tutte le misure di sicurezze e stiamo attenti che i clienti rispettino le norme. Abbiamo limitato gli accessi nei locali, invitiamo tutti ad igienizzarsi le mani prima di entrare in negozio. Il disappunto è che ci sono imprenditori e commercianti che hanno investito per attenersi alle regole, altri se ne sono fregati ma i controlli non ci sono stati. Non abbiamo visto sanzioni o chiusure per chi non ha rispettato le norme”.
I sindaci italiani, come fa sapere il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia, hanno proposto al Governo un lockdown differenziato perché la situazione sanitaria e le condizioni delle città non sono uguali”. Lo ha detto nel corso della manifestazione che si è tenuta ieri sera in piazza Duomo organizzata dai ristoratori e dai gestori di palestre, tagliati fuori dal Dpcm della Presidenza del Consiglio.
“Abbiamo una chat tra sindaci – ha detto Francesco Italia – e sono emerse le nostre perplessità. Abbiamo proposto di allungare gli orari per i ristoranti e per alcune attività culturali. Inoltre, va detto che una città come Milano ha caratteristiche molto differenti da una più piccola come Siracusa. Qui, non ci sono metropolitane, per cui i pericoli di assembramento – ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – non ci sono. Al tempo stesso, va detto che gli scienziati al fianco del Governo sostengono che la situazione sanitaria è allarmante e questo è davvero preoccupante”
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