Quella del sindaco di Sortino, a cui è stato imposto il divieto di dimora nel proprio Comune, è solo l’ultima di una serie di inchieste da parte della Procura che hanno riguardato i primi cittadini del Siracusano.
Il capo dell’amministrazione di Sortino, Vincenzo Parlato, sarà sospeso dalla sua carica, per effetto della legge Severino, fino alla durata della misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa ed eseguita nelle scorse ore dalla Guardia di finanza.
Parlato, nell’ottobre dello scorso anno, era stato rieletto battendo i suoi avversari, tra cui Carlo Auteri, candidato alle Regionali di Fratelli d’Italia, arrivato secondo nella sua lista ma in predicato di ottenere un seggio all’Ars per la probabile rinuncia di Luca Cannata che sceglierà di fare il deputato nazionale.
Nelle settimane scorse, un altro sindaco è finito nel mirino della Procura di Siracusa: Pippo Gianni, primo cittadino di Priolo, arrestato per concussione.
E’ accusato di aver esercitato pressioni ai danni di due colossi della zona industriale di Siracusa, Versalis Eni e Sonatrach, per ottenere le assunzioni di persone da lui indicate ed una commessa ad una azienda del territorio. Anche lui è stato sospeso dalla carica di sindaco per via della Severino ma si attende ad ore la decisione del Tribunale del Riesame che dovrà pronunciarsi sul ricorso della difesa di Gianni che preme per la revoca dei domiciliari.
Anche l’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, subì un arresto nel 2017, pochi giorni prima delle elezioni regionali in cui era candidato nelle liste di Forza Italia, a seguito di una inchiesta, Res pubblica, su un presunto giro di appalti pilotati in favore di imprenditori amici.
L’ex sindaco è finito in altre inchieste, in 4 delle quali è stato assolto, l’ultima per tentata concussione ai danni dell’allora segretario del Comune. E’ alla sbarra nel processo denominato Qualunquemente su un presunto voto di scambio, per cui ha rimediato una condanna a 3 anni. L’appello è in corso e tra gli imputati c’è anche Carlo Auteri.
E’ sotto processo il sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, neo deputato regionale del Mpa, che, nel febbraio del 2019 venne tratto in arresto dalla polizia, al termine dell’operazione Muddica, nell’ambito di una inchiesta della Procura di Siracusa su un presunto giro di appalti pilotati per favorire imprenditori amici.
Nell’inchiesta sul Comune di Melilli rimasero coinvolte altre 8 persone, tra cui l’ex vicesindaco di Melilli e l’attuale sindaco di Francofonte, Daniele Nunzio Lentini, che si è candidato alle Regionali nella lista della Dc, ma per il ruolo di dirigente nel Comune di Melilli. Il primo cittadino è stato rinviato a giudizio.