Il sindaco di Avola, Rossana Cannata, ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura del liceo Majorana “a partire da oggi e fino a nuove disposizioni” dopo alcuni presunti casi di scabbia denunciati da un gruppo di genitori.
Una decisione figlia anche dell’allarme che si è ingenerato nel Comune del Siracusano, dove, appena una settimana fa, è crollato in un’aula dell’istituto comprensivo Giuseppe Bianca, una parte del tetto.
Un episodio che ha convinto l’amministrazione a chiudere il plesso, da poco ristrutturato con fondi pubblici pari a 2 milioni di euro, per compiere delle verifiche. Sui casi di scabbia, non ancora accertati, il sindaco ha deciso di impedire le lezioni, in via precauzionale, dopo aver sentito il Libero consorzio di Siracusa e l’Asp di Siracusa.
Ne è anche nato uno scontro sui social dopo la pubblicazione di un post del sindaco di Avola, Rossana Cannata, che ha riferito di aver parlato con la mamma di una studentessa per cui si ipotizza il caso di scabbia. Nella sua ricostruzione, il capo dell’amministrazione di Avola ritiene superficiale il comportamento della dirigente scolastica del liceo Majorana.
“Ho appreso – scrive il sindaco di Avola, Rossana Cannata -dalla mamma di un’alunna il fatto che si è recata dalla Dirigente dell’istituto superiore Majorana per consegnare un certificato medico della propria figlia, che attestava la contrazione di una malattia infettiva, ma ha riscontrato da parte della preside poca attenzione e sottovalutazione della problematica, chiedendole di nascondere la cosa”
“Un comportamento – prosegue il sindaco – della dirigente gravissimo che non può passare inosservato nell’interesse dei minori che frequentano l’istituto e dell’intera cittadinanza. Comunico sin d’ora che non intendo tollerare un atteggiamento così superficiale da parte della dirigente” .
Sempre sui social, ha risposto la dirigente scolastica del liceo Majorana. “Le cose non stanno così: la scuola sta seguendo – scrive la preside – le norme e le indicazioni del medico scolastico che verrà a scuola. Ho chiesto un certificato ad un genitore venuto a scuola che attesti l’assenza di malattia contagiosa prima del rientro. Prima di accusare si accertino i fatti”