E’ una situazione drammatica quella descritta dal garante per i Diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Siracusa, Giovanni Villari al termine della visita nel carcere di Siracusa.

Il suicidio nel blocco 10

Insieme a lui c’era il collaboratore dell’ufficio del Garante, Ruben Aparo Migneco ed il motivo del sopralluogo trae origine dal recente suicidio di un uomo, con evidenti problemi psichiatrici, impiccatosi nella sua cella ma deceduto nelle ore successive in ospedale.

Era stato chiesto il trasferimento del detenuto

L’ispezione si è concentrata nel blocco 10, dove era detenuto quell’uomo ed in merito alla condizioni di quest’ultimo il garante ha precisato che, come riferito dal direttore della struttura, nel mese di giugno del 2023, dietro apposita relazione sanitaria, era stato “richiesto il trasferimento presso una Comunità di Recupero o CTA”.

Casi di scabbia

Ma nel corso della visita è emerso che “la sezione è affetta da casi di scabbia dovuti all’infestazione di parassiti, un problema persistente nonostante gli interventi mirati e sanificanti attuati dalla direzione già in passato” spiega il garante. Come rimedio, Villari ha suggerito “di creare un certo distanziamento tra le finestre delle camere di detenzione a piano terra e l’area verde adiacente, che potrebbe essere, unitamente alla folta presenza di guano di colombi, una fonte probabile di proliferazione e diffusione di parassiti”.

Detenuti con problemi psichiatrici

Durante il colloquio con il direttore dell’istituto, è venuto fuoro che “una parte della sezione in questione sarà destinata ad accogliere detenuti che necessitano di terapia psichiatrica. Al momento, si riscontrano almeno dodici casi psichiatrici di gravità significativa. Secondo il dirigente sanitario, circa il 30% – 40% dei detenuti presenti richiede cure e terapie psichiatriche”.

A questo scopo, le celle detentive saranno attrezzate con letti fissati a terra e armadi in muratura. Le aree destinate ai “passeggi” della sezione, progettate per i detenuti in isolamento, sono chiaramente di dimensioni ridotte.

Carenza di medici

Come se non bastasse, “è purtroppo molto evidente una grave carenza di personale sanitario: dal programma di turno di maggio risultano 29 turni scoperti (di cui 12 notturni), per un totale di 180 ore non coperte. È imprescindibile un intervento immediato per potenziare il personale sanitario” spiega il garante nella sua relazione.

Le infiltrazioni di acqua

L’ultima parte della visita è stata dedicata al Blocco 20 dove sono state riscontrate altre criticità. “Continuano a essere rilevate costanti perdite di acqua dai solai. Al primo piano, camera detentiva 11, è stata riscontrata un’infiltrazione d’acqua, così evidente da lasciare degli aloni calcarei sulla pavimentazione” assicura Villari.