Avrebbe investito i soldi della droga in case, scegliendo appartamenti in Ortigia, il centro storico di Siracusa. Le indagini dei carabinieri di Siracusa hanno permesso di scoprire che l’uomo, Angelo Messina, 73 anni, per sfuggire al controllo delle forze dell’ordine, avrebbe intestato gli immobili ai propri familiari. E così, nelle prime ore del mattino i militari hanno posto sotto sequestro 4 appartamenti per un valore di circa 800 mila euro, eseguendo il provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania. Messina è stato condannato in via definitiva per reati attinenti a traffici illeciti di sostanze stupefacenti ed è attualmente imputato per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.
In particolare il 73enne, dedito negli anni 1986-1999 e 2016-2017 al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, “avvalendosi della collaborazione dei propri familiari, tutti pienamente coinvolti nella sua attività criminale, abbia acquisito 4 appartamenti nell’isola di Ortigia impiegando i proventi delle proprie attività illecite”. Le indagini hanno messo in luce come Messina ed il suo nucleo familiare in quegli anni “percepissero redditi leciti talmente esigui da non poter giustificare l’acquisizione dei predetti immobili”. Secondo i militari Messina aveva intestato la titolarità di tali appartamenti alla moglie e ad uno dei figli, provvedendo a separarsi fittiziamente dalla consorte. Il 73enne convive ancora stabilmente con la consorte e ha fino ad oggi goduto pienamente della disponibilità degli appartamenti.
Frattanto, è in corso un blitz della Polizia di Stato volto al contrasto della criminalità organizzata nella Provincia di Trapani e in quella di Caserta. La Squadra Mobile di Trapani, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, sta eseguendo numerose perquisizioni e arresti nei confronti dei favoreggiatori di Matteo Messina Denaro.
Quindici gli indagati a vario titolo per associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della
latitanza del boss mafioso. Perquisita anche l’abitazione di Castelvetrano, residenza anagrafica del latitante Messina
Denaro. Gli arrestati sono Giuseppe Calcagno, 46 anni e Marco Manzo, ritenuti favoreggiatori del super latitante Matteo Messina Denaro. Calcagno, 46 anni, è considerato fedelissimo dell’anziano capomafia di Mazara Vito Gondola, che era stato fermato cinque anni fa. Da quell’indagine era emerso anche il nome di Marco Manzo, consideratio appartenente al clan già dal 2008 e accusato di aver fatto parte del commando che incendiò la casa al mare del consigliere comunale del Pd Pasquale Calamia
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