l'allarme dei sindacati di polizia penitenziaria

Carcere di Noto, manca personale, “con detenuti violenti ci scappa il morto”

Allarme dei sindacati di Polizia penitenziaria sulle condizioni di sicurezza nel carcere di Noto dove, circa un mese fa, vi è stata una violenta aggressione da parte di un gruppo di detenuti ai danni degli agenti.

Secondo le organizzazioni sindacali (Sappe, Osapp, Sinappe, Uil, Uspp, Cisl, Cnpp e Fp Cgil), che hanno scritto al provveditore della Sicilia, l’organico è ridotto all’osso ed il personale in servizio è costretto a turni massacranti, per cui, in caso di nuove intemperanze, il rischio di non poter creare un argine è davvero molto elevato.

“Qui ci scappa il morto”

“E’ risaputo che la casa di reclusione di Noto – denunciano i sindacati – è una struttura penitenziaria inadeguata a contenere e trattare i detenuti rivoltosi e, gli aggressori lo erano, ma nessuno ha preso seri provvedimenti dopo i gravissimi fatti, per migliorare le condizioni lavorative del personale tutto, ultra cinquantenne di età e con oltre 30 anni di servizio, magari si aspetta che ci scappi il morto”.

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Personale insufficiente

Dai dati forniti dai sindacati, l’età media degli agenti è piuttosto elevata, vi sono infatti diversi ultra 50enni. Nella lettera al provveditore emerge che nell’attuale pianta organica,  “compresi comandante di reparto e vice, ci sono 76 unità amministrate ma con 18 unità non impiegabili nei servizi d’Istituto, per varie assenze a lungo termine”.

“Pronti allo stato di agitazione”

I sindacati chiedono di rimpolpare l’organico, altrimenti sono pronti ad intraprendere delle iniziative di protesta.

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“In assenza di interventi sostanziali e visibili, con un provvedimento straordinario e la conseguente assegnazione di almeno 20 unità di personale della Polizia Penitenziaria, saremo costretti ad indire lo stato di agitazione e manifestazioni pubbliche, a tutela dell’Istituto, del personale di Polizia Penitenziaria e dell’intera collettività della città che ospita il penitenziario” concludono nella lettera i rappresentanti di Sappe, Osapp, Sinappe, Uil, Uspp, Cisl, Cnpp e Fp Cgil.

 

 

 

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