Duro affondo dei sindacati della Polizia penitenziaria contro la direzione del carcere di Augusta in merito alla gestione del personale definita “anomala”.
Una lettera è stata inviata al Provveditore dell’amministrazione penitenziaria per la Regione Sicilia, Cinzia Calandrino, al Direttore generale del personale e delle risorse, Massimo Parisi ed alla stessa direttrice del penitenziario di Augusta, Angela Lantieri.
Secondo Argento (Uspp), D’Amico (Fns Cisl), Di Carlo (Fsa Cnpp), Argentino (Cgil Fp) e Bongiovanni (Sippe), “per l’ennesima volta la direzione –tutta- ha manifestato superficialità nel rapporto con i sindacati e, pochi
giorni orsono, con il solito fare autoritario, ha deciso di collocare personale all’interno di alcuni uffici sulla base di
decisioni unilaterali e senza mai tener conto dell’importanza fondamentale del contributo sindacale e delle regole
che disciplinano gli interpelli, di cui, la suddetta direzione, sembra poterne fare a meno, soprattutto in alcuni Uffici
su cui, evidentemente, ritiene di avere un potere assoluto”.
“Ad Augusta carcere è venuta – attaccano ancora i sindacati – meno la serenità professionale, il modus operandi non sembra più orientato a perseguire obbiettivi comuni ma esclusivamente a gestire – in modo autoritario – un contesto di lavoro già di per se difficile e che da qualche anno è diventato una vera e propria bolgia: mai si erano viste tante aggressioni da parte dell’utenza a danno del personale”
I sindacati hanno detto che “se entro sette giorni dalla lettera la Direzione della casa reclusione di Augusta, non porrà
rimedio a tutte le violazioni sopra denunciate, proclameremo senza indugio lo stato di agitazione e interromperemo le relazioni sindacali con la parte pubblica”. Inoltre, “valuteremo l’ipotesi di condotta antisindacale e di denunciare il tutto all’Autorità competente”.