È stata posticipata al 30 aprile la chiusura della mostra Caravaggio. Per una crocifissione di Sant’Andrea, ospitata nei locali del Palazzo della Soprintendenza di Siracusa. La proroga della mostra è stata decisa a seguito della grande richiesta da parte di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Il progetto, curato da Pierluigi Carofano e Nicola Barbatelli, è un’iniziativa Sicilia Musei con il patrocinio della Regione Siciliana, Assessorato regionale dei Beni Culturali, Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali della provincia di Siracusa e la Città di Siracusa. Al centro del progetto espositivo c’è la Crocifissione di Sant’Andrea di Michelangelo Merisi da Caravaggio, collezione Spier Londra (già collezione Back Vega).
L’opera, la cui proprietà è di un fondo privato, è stata esposta al museo di Cleveland nel 2017 in occasione del restauro dell’altra versione della Crocifissione di Sant’Andrea di proprietà del museo americano. In quella occasione è stato possibile effettuare con i principali studiosi al mondo di Caravaggio il confronto tra le due opere.
Gli studi hanno rilevato che Caravaggio ha dipinto due versioni della Crocifissione di Sant’Andrea. La mostra e il rispettivo catalogo intendono proporre per la prima volta in Italia un’opera di Caravaggio poco conosciuta. La presenza nel catalogo di un saggio di Bruno Arciprete, tra i massimi restauratori dei dipinti di Caravaggio, conferma l’autografia del dipinto al grande maestro lombardo.
Nell’ambito dello spazio espositivo, grazie alla collaborazione del Polo Museale di Messina per i siti culturali, potranno essere apprezzate due opere di Mario Minniti, grande amico di Caravaggio, che ospitò nel suo periodo siciliano: Miracolo della vedova di Naim e Maddalena ai piedi della croce.
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