Sembra ormai risolto il giallo sul ritrovamento del cadavere in mare, a mezzo miglio dall’imboccatura del porto di Siracusa. Gli agenti della Squadra mobile, al termine degli accertamenti, avrebbero identificato la vittima, un uomo della provincia di Catania che si era allontanato nei giorni scorsi. Probabilmente, un caso di suicidio ma gli inquirenti attendono altre conferme prima di chiudere il caso, su cui la Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta. A quanto pare, la corrente avrebbe trascinato il corpo fino al porto di Siracusa, intercettato poi da un diportista che, a bordo della sua barca a vela, stava facendo rientro nella rada. È stato lui stesso a chiedere l’intervento dei militari della Guardia costiera che hanno raggiunto la salma con una motovedetta, su cui è stato caricato il cadavere, trasferito poi in obitorio.
Frattanto la Procura della Repubblica di Palermo ha avviato i contatti con i colleghi di Palmi per le verifiche sul cadavere recuperato oggi dalla Capitaneria di porto nello specchio di mare antistante Gioia Tauro.
Potrebbe trattarsi del corpo di Vito Lo Iacono, ultimo disperso dell’equipaggio del peschereccio “Nuova Iside”, scomparso dal 13 maggio ed il cui relitto è stato individuato ieri dalla Marina militare a 1400 metri di profondità, a 30 miglia dalla costa palermitana.
Il corpo è irriconoscibile per cui potrebbe essere necessario prelevare un campione per effettuare un riscontro tramite il Dna.
Da lunedi, intanto, la Marina Militare proseguirà con gli accertamenti in profondità sul relitto del peschereccio “Nuova Iside”, provando a raccogliere immagini dell’intero scafo. Immagini e video riprese che saranno poi consegnate ai magistrati di Palermo che coordinano l’inchiesta, l’aggiunto Ennio Petrigni e il sostituto Vincenzo Amico.
Nei giorni scorsi era stata sequestrata la scatola nera di una petroliera, la “Vulcanello” dello società Augustadue-gruppo Mednav, e la stessa imbarcazione è stata posta sottos equestro nel porto di Augusta dove, ieri è stato avviato un accertamento tecnico irripetibile.
Quattro le persone iscritte nel registro degli indagati: si tratta di due ufficiali di plancia, del comandante della petroliera e dell’armatore. La Procura indaga per omicidio colposo e omissione di soccorso,
Il corpo di Giuseppe Lo Iacono, 33 anni, padre di 4 figli, fu recuperato il 14 maggio; quello di Matteo Lo Iacono, 53 anni, due giorni dopo, avvistato da un traghetto in viaggio sulla tratta Ustica- Palermo, a circa 14 miglia a nord di Capo Gallo. Resta ancora oggi disperso Vito Lo Iacono, 27 anni.