domani cancelli aperti

Braccianti agricoli stranieri, riapre l’ostello di Cassibile

E’ prevista per domani l’apertura dell’ostello per i braccianti agricoli, realizzato a Cassibile, a sud di Siracusa. La struttura ospiterà chi lavorerà, con tanto di contratto d’assunzione, nelle aziende agricole del Siracusano. E’ quanto fa sapere la Prefettura di Siracusa che, oltre un anno fa, coordinò, insieme al Comune di Siracusa, le procedure per la costruzione del centro, in contrada Palazzo, alle porte di Cassibile, finanziato con fondi pubblici per un ammontare di circa 250 mila euro.

E’ la prima struttura per lavoratori stagionali stranieri realizzata in Sicilia ma un anno fa i funzionari del ministero dell’Interno assicurarono che questo modello sarebbe stato esportato in tutta l’isola.

La struttura

La struttura dispone di 17 unità abitative e sei servizi igienici, oltre ad un punto medico. Nelle ore scorse, un Comitato di cittadini di Cassibile ha chiesto l’apertura immediata dell’ostello perché si sono già registrati degli arrivi nella frazione a sud di Siracusa ed alcuni migranti, per trascorrere la notte, hanno allestito delle mini tendopoli.

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L’Ufficio Speciale per l’ Immigrazione dell’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Siciliana assicurerà una serie di servizi a chi alloggerà in questa struttura: dal trasporto degli stagionali nei luoghi di lavoro, al pasto quotidiano.

Il campo di Cassibile avrà anche uno sportello Salute che vedrà la collaborazione dell’Asp di Siracusa e dell’Ifo, istituti fisioterapici ospitalieri, e di Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) di  Roma

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La protesta dei residenti

“Molti sono già arrivati in paese, alcuni di loro hanno trovato sistemazione in abitazioni di fortuna, di fatto delle piccole baraccopoli. Addirittura alcune tende sono state piazzate in prossimità del villaggio e precisamente in Via Dei Timi davanti al cancello di ingresso del centro” spiegano i componenti del Comitato, lo stesso che un anno fa aveva protesta per la sua apertura e che un mese e mezzo fa propose di ospitare nella struttura i profughi ucraini.

 

 

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