Parole grosse e botte da orbi il tutto durante una veglia funebre. E’ accaduto la notte scorsa alla periferia di Avola dove sono dovuti intervenire i carabinieri per una rissa in strada che sarebbe iniziata proprio mentre si pregava per il congiunto da poco deceduto.
Pare che tutti sia nato per questione di eredità lasciata dal defunto ai figli: vecchi rancori tra fratelli e sorelle mai risolti, certamente acuiti dal dolore per il grave lutto. Poi qualche frase fuori posto in un momento particolare ed ecco che si è passati rapidamente dalle parole ai fatti.
E neppure la salma del caro defunto, sistemata nella camera da letto, è servita a placare gli animi: dagli insulti si è degenerati rapidamente agli spintoni, con schiaffi e pugni che dall’abitazione sono continuati fino alla strada dove la folla, richiamata dalle grida, ha separato i litiganti richiedendo l’intervento dei carabinieri.
A turno, tutti i partecipanti alla lite hanno ricorso alle cure mediche dei sanitari del 118, mentre i militari hanno denunciato sette persone, tutti imparentate fra loro, per rissa e lesioni personali.
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