C’è una pista nelle indagini degli agenti della Squadra mobile sulla bomba esplosa ieri sera nell’androne della palazzina in via Pietro Novelli, a nord di Siracusa.
Il messaggio per un condomino
Il messaggio inquietante, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia considerati gli effetti causati dalla deflagrazione, sarebbe stato “recapitato” ad un condomino dello stabile. La chiave di lettura non sarebbe riconducibile al racket delle estorsioni, del resto se fosse stata un’intimidazione legata alla sfera professionale, presumibilmente l’ordigno sarebbe stato piazzato contro un’attività commerciale e non in un edificio privato.
I contrasti con un esterno alla palazzina
La vittima avrebbe dei contrasti con un’altra persona, “esterna” allo stesso stabile, insomma non si tratta di una lite condominiale, peraltro sarebbe piuttosto curioso rischiare di far saltare per aria l’immobile in cui si vive. Deduzioni che stanno portando gli inquirenti verso una strada, molto, però, dipenderà da quanto vorrà collaborare il destinatario del messaggio con gli agenti della Squadra mobile, a capo delle indagini, coordinate dai magistrati della Procura di Siracusa.
Gli interrogatori
Nel corso della nottata, i poliziotti hanno sentito diverse persone, perlopiù residenti della zona e della stessa palazzina: durante questi colloqui sarebbero emersi quei contrasti su cui, però, occorrerà fare degli approfondimenti, soprattutto per delinearne i contorni.
Indagini sulla natura dei contrasti
In particolare, servirà comprendere la natura della contrapposizione ma su questo aspetto le forze dell’ordine preferiscono mantenere uno stretto riserbo.
Le telecamere di sicurezza della zona potrebbero consentire alla polizia di rintracciare l’autore dell’avvertimento ma non è escluso che altre persone abbiano partecipato all’azione criminale. I filmati sono stati prelevati e finiti nei pc degli investigatori che avrebbero già iniziato ad osservarli, a caccia dei “frame” giusti.
Non è la prima volta che in via Pietro Novelli accadono episodi analoghi: negli ultimi due anni e mezzo si sono registrate altre esplosioni ma secondo gli investigatori sarebbero tutte circostanze slegate.
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