- Operazione antidroga della Finanza nelle case parcheggio in via Immordini
- E’ stato arrestato un pusher mentre stava cedendo droga ad un cliente
- I Baschi verdi hanno sequestrato dosi di cocaina, crack e soldi
I finanzieri del comando provinciale di Siracusa hanno portato a termine un’operazione antidroga in prossimità delle cosiddette Case parcheggio, nella zona di via Immordini, tra il rione di Bosco Minniti e viale Santa Panagia, arrestando un presunto spacciatore e denunciando il suo cliente.
Bloccata compravendita
Nella rete dei Baschi verdi, al comando del capitano Giovanni Statello, è finito Omar Alì, 31 anni, che è stato bloccato mentre stava per cedere due dosi di marijuana e una di cocaina ad un giovane siracusano. Il 31enne, difeso dall’avvocato Junio Celesti, si presenterà nelle prossime ore al palazzo di giustizia di Siracusa nell’interrogatorio davanti al gip del Tribunale.
Il sequestro
I finanzieri, dopo aver bloccato la compravendita di droga, hanno compiuto dei controlli nell’area dello spaccio e nel corso dell’ispezione hanno scovato e sequestrato altre 33 dosi di marijuana, 7 di cocaina, 10 di crack nonché denaro contante, anch’esso sottoposto a sequestro poiché ritenuto provento dell’attività illecita.
I canali della droga
Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno al momento vagliando ogni indizio in loro possesso, per tentare di
individuare i canali di approvvigionamento del pusher. “I risultati di servizio sono strettamente collegati alla capillare attività di controllo del territorio quotidianamente svolta dalle Fiamme Gialle di Siracusa, tesa a garantire maggiore sicurezza e rispetto della legalità” fanno sapere dal comando provinciale della Guardia di finanza.
La piazza dello spaccio
L’area di spaccio dove è stata portata a termine l’operazione è piuttosto vasta e soprattutto lucroso sotto l’aspetto degli affari. Questo è il quartier generale di un gruppo finito nel settembre del 2020 nell’operazione antimafia Demetra, culminata con 27 arresti. Gli indagati, inoltre, si erano resi protagonisti di alcuni video, pubblicati sui social network, alcuni veri e propri spot pubblicitari della loro “piazza di spaccio” ed altri in cui si vantano dei lauti guadagni della loro attività illecita.
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