Per festeggiare il suo compleanno, il 17esimo, un giovane siracusano ha acquistato 10 batterie di fuochi di artificio. I botti sono esplosi in piazza Santa Lucia, uno dei luoghi simbolo della città, per via della sua storia e del legame con la patrona, ma anche al centro di interessi criminali.
Quartiere sotto assedio
Fatto sta che in nottata sembrava che il quartiere fosse sotto l’assedio delle bombe: i residenti sono stati svegliati da quelle esplosioni e gli animali in casa sono rimasti terrorizzati. Ormai è una prassi a Siracusa lo sparo dei fuochi di artificio: ogni sera il cielo di quasi tutti i quartieri è illuminato ma di legale non c’è praticamente nulla.
Le ragioni di questo fenomeno
L’uso è connesso non solo ai compleanni ma ad altri avvenimenti, come l’uscita dal carcere di qualcuno anche se negli ambienti investigativi circola la voce che a volte si tratta di segnali tra bande, specie quelle vicine al traffico di droga.
La soffiata
Qualcuno dei residenti della Borgata ha deciso di chiamare la polizia e così gli agenti delle Volanti si sono recati in piazza Santa Lucia cogliendo il festeggiato con le mani nel sacco.
C’erano la madre e gli amici
Insieme a lui c’era anche la madre, che, evidentemente, non solo avrebbe caldeggiato quella modalità per festeggiare il compleanno ma lo avrebbe aiutato, sotto l’aspetto economico per disporre di quella batteria. C’erano anche gli amici del ragazzo, una decina in tutto: al termine degli accertamenti il 17enne è stato denunciato alla Procura dei minori per “accensione illegale di fuochi pirotecnici ed esplosioni pericolose”.
I controlli
Per arginare il fenomeno, la questura assicura di avere “implementato il servizio di controllo del territorio, anche se l’individuazione dei responsabili è resa difficoltosa dalla circostanza che, nella maggior parte dei casi, coloro i quali accendono i fuochi immediatamente si allontanano”.
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