Da una parte i soldi messi a disposizione dal Comune di Siracusa, dall’altra quelli frutto di una colletta, organizzata dalla Pro Loco, per finanziari i lavori per la ripavimentazione dell’area della Basilica di Santa Lucia al Sepolcro che, da un mese, ospita la tela del Caravaggio. La giunta ha stanziato 150 mila euro, somme prelevate dagli incassi della tassa di soggiorno e finalizzate al decoro urbano.
“Risorse comunali- dichiarano il sindaco, Francesco Italia e l’assessore ai Beni culturali, Fabio Granata- che affiancheranno l’avviato crowdfunding promosso dalla Pro Loco. Sulla base di un progetto elaborato dallo Studio Floridia abbiamo disposto un finanziamento con impegno delle somme per incrementare, attraverso la ripavimentazione artistica di parte del Sagrato e la sua illuminazione, l’azione di rigenerazione urbana e culturale della Borgata Santa Lucia. Questa azione procederà insieme agli importanti progetti di riqualificazione di Largo Gilippo, Piazza Euripide e dello Sbarcadero, già affidati e a quelli relativi a via Piave”.
“Con questo stanziamento l’amministrazione – dicono il sindaco Italia e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata – sostiene l’intelligente progetto di crowdfunding lanciato dalla Pro Loco che consentirà la ripavimentazione artistica dell’intero Sagrato. Si tratta di un impegno coerente con la volontà dell’Amministrazione di rinascita del cuore Liberty della nostra città, rinascita che avrà nella avvenuta ricollocazione del “Seppellimento di Santa Lucia” del Caravaggio nel suo contesto storico e artistico di Santa Lucia al Sepolcro un formidabile contributo”.
“Il Borgo Santa Lucia- concludono- ha le caratteristiche architettoniche, storiche e artistiche per diventare un tassello fondamentale del nostro centro storico: per la prima volta si passa dalle declamazioni ai fatti. Siamo certi che tutto questo, oltreché una rinnovata attenzione verso la raccolta dei rifiuti e il decoro urbano della Borgata, porterà a un fenomeno di rinascita che attrarrà non solo i turisti, ma anche molti cittadini attraverso la piena riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”.