Un’interrogazione parlamentare è stata presentata dalla deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, al presidente della Regione sulla realizzazione a Cassibile, quartiere a sud di Siracusa, di una struttura per accogliere braccianti agricoli stranieri, in occasione della prossima raccolta prevista in primavera.
Lo scorso anno fu realizzata una baraccopoli abusiva alle porte del centro abitato, scatenando la reazione della popolazione che, nei giorni scorsi, ha firmato una petizione per dire di no ad altri insediamenti. I problemi sollevati dalla comunità e dalla stessa parlamentare regionale sono legati non solo alle condizioni igienico sanitarie ma anche alla pandemia. E, secondo loro, la presenza massiccia di braccianti rischia di aumentare la curva del contagio.
La deputata di Fratelli d’Italia sostiene che il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, “ha firmato un’ordinanza contingibile ed urgente con cui destina provvisoriamente un’area di proprietà comunale inserita nel progetto di attrezzamento del campo lavoratori stagionali nella frazione di Cassibile fino al 30 settembre”.
Un provvedimento frutto di una intesa siglata nell’ottobre scorso tra il sindaco ed il prefetto Giusi Scaduto, culminata con la sottoscrizione di una convenzione per un progetto, predisposto dal Comune e finanziato dal Ministero dell’Interno, per un importo di 242.000 euro, “finalizzato alla realizzazione, a Cassibile, di una struttura di accoglienza, destinata ai lavoratori stagionali extra-comunitari che, fino allo smantellamento di qualche mese fa, vivevano nella cosiddetta baraccopoli di Cassibile”.
Per la parlamentare regionale, “in tale documento si evidenzia che l’area individuata per la realizzazione della struttura ricade all’interno del centro abitato della frazione di Cassibile, area disagiata, fortemente penalizzata a
causa della carenza di servizi e collocata in prossimità dell’ex depuratore che, seppur fuori servizio rappresenta il punto di arrivo dei liquami della frazione”.
Inoltre, l’arrivo dei primi stagionali è ritenuto imminente e “l’esperienza della baraccopoli e soprattutto questa fase emergenziale, hanno allarmato la popolazione con riguardo alle condizioni di sicurezza sanitaria e sociale, tali da non creare pregiudizio anche a quelle dei residenti” spiega Rossana Cannata.
La deputata regionale nella sua interrogazione chiede “quali provvedimenti o interventi si intendono adottare in virtù della richieste contenute nella petizione predisposta dalla popolazione contro il villaggio che si avvia a nascere a Cassibile”.
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