“Ho già concordato con la responsabile delle Risorse umane che entro il mese di febbraio sarà pubblicato un grande bando a tempo indeterminato per colmare le carenze di cui soffriamo”. Lo ha detto stamane il neo commissario dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sede dell’azienda sanitaria.
“Mancano 300 medici”
Il manager, proveniente dall’Asp di Caltanissetta, ha snocciolato i numeri relativi alla mancanza di personale. Preoccupanti, infatti, sono i dati riguardanti i medici.
“Abbiamo circa 3 mila dipendenti – ha detto Caltagirone – a fronte di una pianta organica che prevede 3650 unità. La carenze sono su vari profili, di certo il 50 per cento di essi riguardano l’area medica: sono 300 i medici che mancano. In ogni caso, voglio rassicurare coloro che partecipano ad una selezione a tempo determinato, come per i pediatri, che ci sarà questo bando, capace di offrire la garanzia di avere continuità lavorativa in questa azienda”.
Una nuova rete ospedaliera
Il commissario dell’Asp di Siracusa assicura che vi sarà una vera rivoluzione nell’offerta sanitaria sulla scorta della redazione di una nuova rete ospedaliera. “Nei prossimi mesi, insieme all’assessorato alla Salute, saranno redatti i documenti per una nuova rete ospedaliera, che sia compatibile tra le esigenze sanitarie con le possibilità dei nostri ospedali” ha detto il manager.
Più assistenza domiciliare e meno ricoveri in ospedale
Caltagirone ha indicato quale sarà l’obiettivo: più assistenza domiciliare e meno ricoveri negli ospedali. “L’offerta sanitaria è cambiata, rispetto a qualche anno fa, con l’ingresso delle case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali” ha detto il manager dell’Asp che poi illustra questo piano di radicale cambiamento.
“La sanità – ha detto Caltagirone – deve guardare a due aspetti: l’assistenza nelle strutture di prossimità e negli ospedali, a quel punto, bisognerà rimodulare i numeri di posti letto rispetto alle esigenze del territorio. La sanità del futuro, comunque, è quella di evitare che le persone vadano a ricoverarsi negli ospedali. Bisogna, per così dire, anticipare le problematiche legate alla salute dei paziente, usando lo strumento della prevenzione. Strategica sarà l’assistenza domiciliare, gli ospedali devono essere usati solo per la fascia temporale dell’evento acuto”.
La tele assistenza
Il commissario dell’Asp ha anche spiegato come sarà la gestione dei pazienti cronici, quelli che rischiano dei nuovi ricoveri. “Sui pazienti cronici, dobbiamo evitare che tornino in ospedale a causa di una cattiva gestione della loro cronicità. Da qui la necessità di potenziare la rete della tele assistenza, della tele diagnosi e del monitoraggio domiciliare allo scopo di evitare che lo stesso paziente non segua le corrette cure o che lui stesso si abbandoni” ha aggiunto Caltagirone, che, in merito al ritorno all’Umberto I del reparto di Oncologia, che si trova ad Avola, ha spiegato che occorrerà la fine dei lavori dell’immobile ricavato all’interno della struttura siracusana.
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