Ha dichiarato che si recherà alle urne per il ballottaggio di domenica e lunedì prossimi Renata Giunta, la candidata della coalizione di Centrosinistra, arrivata terzo al primo turno. Solo che non darà indicazioni se votare Francesco Italia, il sindaco uscente, o Ferdinando Messina, esponente del Centrodestra.
Ci sono due destre in campo, che, peraltro, si sono mischiate: un pezzo della destra è andata da una parte, un altro della sinistra è finita dall’altra? E’ un mercato della frutta a cui stiamo assistendo. Alla luce di queste considerazioni anche chi volesse andare al mare, piuttosto che recarsi alle urne, ha il diritto di non sentirsi colpevolizzato. Non me la sento di dare indicazioni perché intendo salvaguardare il progetto politico della coalizione che ho rappresentato.
Assolutamente no. Perché sarebbe di Centrosinistra? Ha snobbato l’apparentamento con il Partito democratico, vuol dire, dal punto di vista politico, che non ha ritenuto di sedersi per discutere di integrazione di programmi. E’ questo è un fatto. Ha dentro di se Fabio Granata, di cui conosciamo la storia politica, essendo stato e continua ad esserlo un uomo di destra. Peraltro, Italia lo ha tenuto a distanza durante la campagna elettorale per non farsi etichettare e quando si sono chiuse le giunte Granata, nonostante la sua lista non abbia superato lo sbarramento del 5%, è entrato nella squadra degli assessori di Italia. E poi non dobbiamo dimenticare Edy Bandiera, anche lui esponente della destra, indicato vicesindaco. E poi c’è la posizione di Calenda…
Carlo Calenda ha attaccato Elly Schlein, per cui qualcuno mi dimostri come si può pensare che Italia sia un esponente del Centrosinistra. Stiamo parlando di un confronto tra due destre.
C’è un evidente mal di pancia: come ce l’ho io, ce l’hanno tanti siracusani. E’ una scelta difficile. Da parte del Pd, non c’è alcuna indicazione per l’una e per l’altra parte. Aggiungo che il Pd, la coalizione ed il mondo della sinistra hanno bisogno di prendersi il tempo per decidere cosa fare da grandi, se, ad esempio, elaborare una proposta politica e non solo elettorale.
Tiziano Spada è un deputato del Pd che, peraltro, l’ho visto poco al mio fianco durante la campagna elettorale. Probabilmente, sarà stato preso dagli impegni istituzionali, in ogni caso parla a titolo personale, perché il Pd ha i suoi organismi e non mi pare che si siano espressi.