Due aziende agricole, situate a Francofonte, nel Siracusano, sono in odor di mafia. Ne è certa la Prefettura di Siracusa che ha emesso le interdittive antimafia nei confronti dei proprietari delle due ditte. Il provvedimento comporta la decadenza da licenze e autorizzazioni e l’impossibilità di conseguire commesse e contributi pubblici.
Uno dei titolari è stato recentemente coinvolto nell’inchiesta della Dda di Catania, denominata Agorà conclusa dai carabinieri il 16 giugno scorso con 56 misure cautelari per associazione mafiosa. Inoltre, è indicato come referente per il clan Nardo nel territorio di Francofonte. “. È l’ulteriore conferma – sottolinea il prefetto di Siracusa Giusi Scaduto – della massima costante attenzione che la “squadra dello Stato” di questa provincia riserva alla salvaguardia dell’economia legale, anche sotto il profilo della prevenzione”.
“Un’attività complessa che viene svolta con grande – continua il prefetto di Siracusa – professionalità ed estrema obiettività nella valutazione degli elementi via via acquisiti, in modo da garantire sempre il necessario bilanciamento tra la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e la libertà di iniziativa economica. Per questo straordinario impegno, un sentito ringraziamento va rivolto al Questore e ai Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Siracusa, al Capo Centro della DIA di Catania e ai rispettivi rappresentanti in seno al Gruppo Interforze, coordinato dalla Prefettura