Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato che dovrà ora risalire ai moventi e agli autori della grave intimidazione subita dal Segretario del PSI di Priolo, Christian Bosco.
Cinque cani, di proprietà della famiglia di Bosco, uccisi probabilmente con l’uso del veleno. Sul posto, venerdì scorso, si è recata la Polizia Scientifica.
Un gesto definito dalla stesso Bosco come “infame e meschino che dimostra ancora una volta il degrado nel quale è sprofondato il nostro paese. Uccidere i cani della mia famiglia, – ha aggiunto il Segretario cittadino del PSI – forse per cercare di intimidirci o per farci fare un passo indietro, è stato un atto che solo persone ignobili potevano fare”.
Dalle prime rilevanze assunte il loco sembra che i cani siano stati avvelenati ricorrendo ad un lumachicida, ossia una sostanza ad uso agricolo facilmente rinvenibile in vendita ed in genere a base di metaldeide. Un veleno i cui effetti si manifestano dopo l’assunzione con la bavazione e forti spasmi. Secondo quanto affermato dallo stesso Bosco, le ciotole ne sarebbero state piene. A morire cinque dei sette cani che hanno comunque tutti subito gli effetti del veleno.
“Il modo in cui si è svolto l’evento – ha affermato Bosco – dimostra che queste persone ignobili avevano un solo scopo: eliminare tutti i nostri cani, forse per mandarci qualche “messaggio”. Purtroppo non è la prima volta che subiamo atti di intimidazione: taglio delle ruote del motore e della macchina, due volte il negozio scassato, le minacce e ora questa infamità. Se qualcuno pensa che indietreggeremo si sbaglia di grosso: non ci fermeremo”.
Secondo una nota diffusa dell’On.le Giovanni Palillo, Segretario Regionale del PSI, ripresa dallo stesso Bosco nel suo account facebook, il grave atto sarebbe da ricollegare all’attività politica del Segretario cittadino ed in tal senso le Forze dell’Ordine e la Magistratura sono state invitate a predispossre un piano di difesa per lo stesso Bosco ed il padre di quest’ultimo.
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