La Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di due medici Giuseppe Campisi, 56 anni, Michele Torre, 58 anni, che devono rispondere di omicidio colposo. Secondo la ricostruzione dell’accusa, la condotta degli indagati, in servizio all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, provocò, nel gennaio del 2019, il decesso di un paziente, Corrado Roccaro, avolese, che era stato ricoverato per sottoporsi ad un intervento “di ablazione a radiofrequenza” a causa di una patologia legata al funzionamento del cuore.
Nella tesi dell’accusa, Giuseppe Campisi, cardiologo, non avrebbe “gestito adeguatamente la perforazione cardiaca verificatasi nel paziente quale conseguenza della suddetta operazione di ablazione” mentre Michele Torre, medico di guardia dell’Unità di Terapia intensiva coronarica, avrebbe contattato “solo alle 22,35 il rianimatore ed il medico emodinamista”, “pur avendo rilevato già alle 20,30 che il paziente versava in condizioni critiche ed era ipoteso”. Gli inquirenti, nella richiesta di rinvio a giudizio depositata al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Ragusa, contestano ad entrambi “negligenza ed imperizia”.
Le conclusioni a cui è giunta la Procura di Ragusa sono il frutto delle consulenze eseguite dai medici legali incaricati dai magistrati, Francesco Coco e Pietro Di Pasquale ma anche la conseguenza delle indagini degli agenti di polizia giudiziaria, sulla scorta dell’esame delle cartelle cliniche del paziente e di alcune testimonianze
Per gli inquirenti, ci sono, dunque, le condizioni per sottoporre i due medici a processo e così il gup del tribunale di Ragusa, Eleonora Schininà, ha fissato l’udienza preliminare al palazzo di giustizia di Ragusa il 17 febbraio del 2021. In quell’occasione, lo stesso giudice deciderà se rinviare a giudizio o mano i due indagati.
Hanno deciso di costituirsi parte civile i familiari della vittima: Marianna Salinitro e Giuseppe Roccaro assistiti dall’avvocato Adriana Luminoso, e Maria Rosa Roccaro rappresentata dall’avvocato Alvise Troja.
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