I militari della Capitaneria di Porto di Augusta e gli agenti della Polizia municipale hanno sequestrato un autolavaggio ad Augusta perché l’attività era sprovvista delle autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue. Il gestore, che è stato sentito dagli inquirenti, non è stato capace di fornire dei documenti relativi alle contestazioni, per cui è stato denunciato.

“Nel corso dell’accertamento, è emerso che tale attività economica – spiegano i militari della Capitaneria di Porto di Augusta –  era sprovvista di autorizzazione allo scarico delle acque reflue prodotte dal ciclo produttivo, in violazione della normativa ambientale. L’autolavaggio è stato sottoposto a sequestro, ed il titolare del medesimo è stato deferito all’autorità giudiziaria”.

Nelle settimane scorse, gli stessi militari della Guardia costiera hanno  sequestrato circa 115 chili di prodotti ittici, trovati in supermercato di Augusta, in un ristorante di Brucoli, al mercato rionale del giovedì di Augusta ed al mercato rionale “del mercoledì” di Francofonte. Parte del prodotto ittico, giudicato idoneo da parte del personale veterinario, è stato donato in beneficenza, mentre la restante quantità è stata distrutta. Nessuno dei titolari delle attività commerciali dove la Capitaneria di Porto ha compiuto gli accertamenti è stato in grado di fornire la documentazione del pescato, è probabile che si tratta di pesca da frodo. Le sanzioni amministrative comminate assommano ad oltre 10 mila euro.

Il mese scorso, gli stessi militari della Guardia costiera di Augusta avevano emesso una multa pari a 1500 euro nei confronti del titolare di un ristorante, situato nella zona del Monte, ad Augusta, perché aveva nella sua disponibilità pesce non tracciato che sarebbe dovuto finire sulle tavole dei clienti.