Il Governo nazionale metterà a disposizione 51 milioni di euro “destinati al Comune di Augusta per uscire dalla procedura di infrazione attraverso la realizzazione del depuratore e della rete fognaria“.
Lo afferma il parlamentare siracusano di Fratelli d’Italia, Luca Cannata, che ha incontrato ieri pomeriggio il sub commissario straordinario unico per la depurazione, con delega alle attività in Sicilia, Riccardo Costanza. Naturalmente, serviranno delle procedure, tra cui “la definizione del parere ambientale e subito dopo l’avvio della conferenza dei servizi per completare le procedere e avviare la gara per appaltare i lavori” dice Cannata.
E’ ancora uno dei Comuni che inquina il mare, scaricando praticamente da sempre i reflui fognari. Augusta è la città più importante del Siracusano, seconda solo al capoluogo, ma al centro di tanti interessi, per la presenza delle aziende del polo petrolchimico, tra cui Sonatrach, l’ex raffineria Esso, e la Sasol, e della Marina militare, eppure non è mai riuscita a dotarsi di un impianto per la depurazione.
Oltre 30 anni fa, furono realizzate della vasche per raccogliere i liquami e delle palazzine per ospitare degli uffici ed a lì si fermarono i lavori, come se per costruire una palazzina un ingegnere ritenesse di dover cominciare dal tetto. Di scarichi in mare censiti ce ne sarebbero circa 30 ma a questi devono aggiungersene altri, quelli, diciamo, “abusivi”. E per questi sversamenti in mare, che in un paese occidentale ed industrializzato appaiono anacronistici, i contribuenti sono costretti a pagare un prezzo, sotto forma di sanzioni. Insomma, cornuti e mazziati.
“Nel frattempo sono stati affrontati i casi delle ulteriori procedure di infrazione che coinvolgono altri Comuni della provincia di Siracusa al fine di realizzare “infrastrutture e servizi conclude il parlamentare – per rendere il nostro territorio privo di criticità”.