“Gli attacchi sessisti nei confronti della validissima collega Rossana Cannata, fatti per di più da ex deputati come Giuseppe Gennuso e Vincenzo Vinciullo, sono atti gratuiti violenti e sconcertanti”.
Lo afferma Elvira Amata, capo gruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana dopo la denuncia della parlamentare regionale, Rossana Cannata, anche lei esponente di FdI, sugli attacchi sessisti pronunciati dagli ex deputati regionali Giuseppe Gennuso, vicino a Forza Italia, e Vincenzo Vinciullo, alfiere della Lega.
Il primo, in un post su Facebook, ha definito Rossana Cannata “un’oca”, il secondo, invece, in un comunicato diffuso agli organi di stampa, ha indugiato sulle scarpe “con i tacchi a spillo” indossati dalla parlamentare di FdI nei cantieri della Siracusa-Gela.
“Si tratta di un comportamento frutto di una mentalità sessista che uomini politici, che vantano esperienze nelle istituzioni, dovrebbero respingere invece che promuovere e di cui dovrebbero vergognarsi” aggiunge Elvira Amata, per cui “l’impegno di Rossana Cannata in Assemblea regionale siciliana, anche come vice presidente della commissione antimafia, è noto a tutti così come tutti i deputati di maggioranza e opposizione possono riconoscere la sua capacità e sensibilità politica, oltre che all’attenzione costante verso il suo territorio”.
Il capo gruppo all’Ars di Fratelli d’Italia lancia l’ultimo stoccata a Gennuso ed a Vinciullo: “Credo che politici di lungo corso dovrebbero dare l’esempio alla nuove generazioni evitando di trascendere nei confronti di chi è stato chiamato democraticamente a rappresentare i cittadini. Poi è comprensibile anche il fatto che si può avere tanta nostalgia dell’assemblea regionale siciliana e del luogo principe della politica siciliana, ma Gennuso e Vinciullo se ne facciano una ragione e diano spazio alle giovani energie, come appunto la collega Cannata alla quale il gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia esprime la propria totale solidarietà”.
Sugli attacchi sessisti a lui attribuiti, l’ex deputato Vinciullo replica: “Quanto alla dichiarazione, a dir poco puerile e sconcertante, secondo la quale io sarei sessista, evidentemente la Cannata non sa che la legge contro la violenza sulle donne, in Sicilia, porta il mio nome”.